PIANO MOBILITA’, BICINCONTRIAMOCI CRITICA LA RISPOSTA DELL’ AMMINISTRAZIONE

Non piace la risposta dell’amministrazione all’associazione Bicincontriamoci, che propose di mettere in cantiere il progetto sul Piano Urbano di Mobilità sostenibile (pums, studio d’insieme fatto da esperti che ha lo scopo di razionalizzare e avviare a soluzione tutte le problematiche legate alla mobilità, coinvolgendo globalmente centro, periferia e frazioni di una città).  “Non ci siamo e ci dissociamo completamente da questa scelta che porterebbe  solo altro sperpero inutile di denaro pubblico” affermano in una nota i componenti del sodalizio, in riferimento alla risposta arrivata da palazzo San Francesco che, a detta loro, sarebbe  “prima di tutto bisogna costruire nuovi parcheggi”. Commentano definendo l’idea “inutile perché riteniamo che i parcheggi già esistenti sono più che sufficienti a soddisfare la domanda degli utenti. Il parcheggio di S. Chiara è quasi sempre vuoto e quello di Fontana Japasseri potrebbe essere riqualificato a dovere con una spesa di molto inferiore a quella necessaria alla costruzione di uno nuovo” scrivono ancora nella nota “A questo proposito ci chiediamo ( e chiediamo all’amministrazione) quanto è costata a suo tempo la costruzione di quella scalinata compresa di ascensore ora completamente abbandonata e degna di uno scenario da film horror?  Beh come si sa in Italia, e Sulmona si adegua perfettamente a questo, si costruisce facilmente, ma poi la manutenzione è un optional”. Si soffermano, poi, su un altro punto emerso nell’ultima seduta dell’Assie civica (clicca) “la creazione di gruppi di studio costituiti da “esperti” non ben definiti”, sottolineano nella nota “Ma i signori amministratori lo sanno che Sulmona è inserita nell’elenco dei  comuni obbligati alla redazione  del Piano Urbano del Traffico? (D.M. 02/01/1996 all. 1) E che per attuare questo piano bisogna avvalersi di esperti presi da una graduatoria nazionale? Che poi sono gli stessi che, coadiuvati da tecnici locali, potrebbero mettere a punto un Piano Urbano della Mobilità Sostenibile. E quindi di quali esperti parliamo? Degli stessi che da anni si avvicendano sulle varie poltrone, disinteressandosi completamente dei problemi reali o al massimo cercando di intervenire con provvedimenti tampone del tutto privi di senso?La pedonalizzazione del centro storico è solo uno dei tanti aspetti che andrebbero studiati con un Piano urbano di mobilità sostenibile, e invece sembra che sia il problema principale, si è scatenato  un dibattito tanto acceso quanto insensato se si considera che tutte le città che l’hanno attuata hanno ottenuto dei notevoli vantaggi economici”. Commentano ancora che “Non ci siamo neanche su questa che sembra essere solo vera e propria una strategia gattopardiana per prendere tempo e non arrivare a nulla, così non si scontenta nessuno.Sarebbe molto più onesto risponderci chiaramente che questo progetto non è nelle corde di questa amministrazione e che non intendono investire alcunché. Ce ne faremmo una ragione anche se crediamo fermamente che questa città, e la Valle Peligna tutta, ha un’unica vocazione che è quella turistica, e che senza mettere seriamente in piedi un pums non si andrà da nessuna parte”. Ribadisce Bicincontriamoci che “gli obiettivi che tra 20 anni possiamo raggiungere con un Piano Urbano di Mobilità Sostenibile e che vanno oltre la  sola razionalizzazione della mobilità, con benefici a livello di salute, di ambiente, di qualità della vita, risparmio di risorse, stimolo all’economia, insomma si innescherebbe un percorso virtuoso che farebbe un gran bene alla nostra città e non solo”