CENTRO STORICO, TAVOLO DI CONCERTAZIONE PER IL RILANCIO

Sarà istituito un tavolo di concertazione per arrivare ad un progetto di rilancio del centro storico. Ma intanto si comincerà a riqualificare la parte antica della città con misure urgenti, da adottare in tempi rapidi. E’ stata questa la conclusione del dibattito in aula consiliare dedicato ai problemi del centro storico e alla necessità di una rinascita per valorizzarne in pieno il potenziale economico, soprattutto derivante dal turismo. La discussione consiliare ha tratto spunto da una mozione presentata e poi ritirata dal consigliere comunale Valerio Giannandrea (Pronti per cambiare). Secondo la mozione, ritirata perché fatta propria dal sindaco e dalla giunta comunale, in una prima fase vanno decise le linee guida per un rilancio del centro storico. In seconda fase vanno invece condivise, con le categorie interessate e i cittadini, le stesse linee guida. In una terza fase va data attuazione per gradi alle disposizioni decise. “Non in tutto il centro storico ma in alcune aree potrà essere decisa una graduale pedonalizzazione – ha precisato Giannandrea – poi andrà data massima attenzione alla valorizzazione e alla rivitalizzazione di piazze e strade cittadine, quindi andrà rivista anche l’organizzazione della mobilità, tra trasporto pubblico e privato e attuato un progetto di marketing cittadino e del territorio per promuovere le attività che si svolgono in centro e quindi dare ad esse impulso”. Gran parte dei consiglieri comunali intervenuti nel dibattito ha espresso consenso per la proposta dell’esponente di maggioranza. “Bisogna apprezzare la volontà del collega Giannandrea di rilanciare giusta attenzione sul problema del centro storico” ha detto Gianfranco Di Piero, consigliere di minoranza, dichiarandosi peraltro favorevole ad una pedonalizzazione di alcune zone del centro che favorisca il turismo, senza danno però per gli operatori commerciali, tenendo conto delle loro legittime esigenze. Il consigliere comunale Luigi La Civita si è invece dichiarato perplesso sul progetto di Giannandrea, che richiederebbe un vero e proprio piano di recupero del centro storico. “In questo senso vedo improprio il progetto, come pure mi appare tardivo” ha precisato il consigliere di Forza Italia. Consensi sono venuti anche da Alessandro Lucci (Sbic) ed Enea Di Ianni, che ha rilevato come certa trascuratezza investa oggi il centro storico, a cominciare da necessità ordinarie insoddisfatte fino a problemi come quello della permanenza di barriere architettoniche. Alla valorizzazione piena del centro storico, arrivando anche a misure di pedonalizzazione, ha puntato invece il presidente del Consiglio comunale, Franco Casciani, rilevando ancora come Sulmona possieda una miniera di risorse nel centro storico, un patrimonio ricco di cultura, arte, storia non ancora abbastanza valorizzato in tutte le sue potenzialità. Il sindaco Giuseppe Ranalli ha concluso il dibattito annunciando appunto che nel tavolo di concertazione accanto a rappresentanti del consiglio comunale ci saranno anche tecnici ed esperti, per svolgere un lavoro proficuo e attento alle diverse necessità del centro storico. “Ascolto e concertazione saranno gli obiettivi di questo gruppo di lavoro” ha spiegato il sindaco. Lo stesso sindaco ha annunciato prossime novità, a cominciare dal riassetto dei trasporti pubblici e alla riqualificazione di quel polmone verde del centro rappresentato dalla villa comunale. In apertura della seduta il Consiglio comunale ha espresso di nuovo voto unanime contro la realizzazione del metanodotto della Snam. Nel documento, redatto e sottoscritto da tutti i gruppi consiliari, è stato rilevato il danno ingente che all’ambiente e alla salute dei cittadini deriverebbe dal metanodotto. Inoltre, a spese del Comune, sarà realizzato uno studio approfondito sui danni sociali, economici, ambientali e alla salute prodotti dal metanodotto. Alla Regione si chiede “la tempestiva modifica dell’art.2 della legge regionale urbanistica, 89 del 1998, escludendo dalla non necessità di compatibilità urbanistica le reti di trasporto energetico nazionale”.

                                                                                                                                                                          Giuseppe Fuggetta

aula consiliare 15 gen