RAPIMENTO CON AGGRESSIONE NON CONVINCE LA POLIZIA

Sarebbe frutto della sua fantasia il rapimento con botte di cui sarebbe stato vittima un 41enne sulmonese. Lo sospetta la squadra anticrimine del commissariato che sul racconto dell’uomo ha avviato delle verifiche, dopo la denuncia cautelativa presentata dal presunto aggressore. Il 41enne, A.F. già noto alle cronache cittadine per alcuni episodi di cui si era reso protagonista, avrebbe raccontato di essere stato aggredito sotto casa e caricato di forza su un’auto dalla quale si sarebbe poi, lanciato in corsa, per sfuggire alle grinfie di quello che sarebbe stato suo aguzzino. Un racconto inverosimile, secondo la polizia, che non ha trovato conferma sia dall’assenza di ecchimosi e graffi sulle mani del presunto aggressore, sia dalle telecamere di via Sallustio, strada dove il 41enne ha detto di essersi lanciato dall’auto in corsa. Tra l’altro i due contendenti si sarebbero presentati insieme in commissariato per raccontare, ognuno la propria versione dei fatti.  Motivo del contendere e causa dei continui litigi tra i due, il bar che il 41enne ha dato in gestione con una transazione risalente a dieci mesi fa. Bar per il quale il proprietario non avrebbe da tempo pagato l’occupazione del suolo pubblico. Da qui l’intenzione del Comune di voler procedere al ritiro della licenza commerciale, fatto che ha spinto il gestore del bar a minacciare la sospensione  degli affitti per poter estinguere il debito con il Comune. Una vicenda, dunque, molto intricata che a seguito della presunta aggressione è finita sotto la lente d’ingrandimento della squadra anticrimine, intenzionata ad andare a fondo per chiarirne ogni aspetto. E che potrebbe rivelarsi un clamoroso boomerang qualora dalle indagini dovesse emergere che la storia è frutto di pura invenzione.

Re.Re.