DEGRADO AI PIEDI DELLA STORIA, VOLONTARI IN AZIONE CONTRO INCIVILTA’

<Resta una battaglia persa senza l’aiuto di tutti>. Occorrono rispetto, cura e maggiore attenzione per l’area ai piedi del Morrone, in cui insistono importanti luoghi di cultura che hanno segnato la storia della Valle Peligna. Un monito lanciato a cittadini e a istituzioni dai volontari che sono scesi in campo questa mattina per ripulire la zona, dandosi appuntamento al sacrario della Madonna degli Angeli nella frazione Badia. Armati di scope, guanti e secchi, propri attrezzi e tanta energia (fisica ed economica), il nutrito gruppo composto dalle associazioni Volontari delle Frazioni, Terra Adriatica e Get up Sulmona,  ha percorso, camminando, la strada comunale fino al parcheggio nel piazzale sottostante l’eremo di S. Onofrio al Morrone, bonificando una vasta area del territorio comunale all’interno del Parco Nazionale della Majella. Al termine dell’operazione pulizia, si sono contante decine e decine di grossi sacchi contenenti sia rifiuti organici che inorganici, oltre a rifiuti speciali e pericolosi, dal vetro e plastica, ad avanzi alimentari, metalli vari e batterie per auto. <Seduti sul belvedere che si affaccia sul magnifico scenario dell’Abbazia Celestiniana siamo sconvolti da quanto abbiamo visto> racconta Gabriella Di Mattia, rappresentante del Get up Sulmona, affidando il suo dire al social network.<Immondizia di ogni tipo buttata tra la vegetazione mediterranea, tra le rocce e le antiche mura. Pacchi di sigarette, taniche di plastica, preservativi, fazzoletti di carta, lattine, bottiglie di vetro, cicche di sigarette e ancora molto altro>.  I rifiuti, prima di essere smaltiti, sono stati separati secondo le indicazioni delle attuali normative di raccolta differenziata, nonostante le frazioni pedemontane non godano ancora di tale servizio. I volontari hanno tenuto a invitare <le istituzioni e i privati cittadini a riservare maggiore attenzione e cura nei confronti dell’ area pedemontana del Morrone in quanto sede di numerosi insediamenti di specie biologiche eterogenee e presidi culturali tra i più importanti del centro Italia>, come afferma Mario Salzano, Presidente Associazione TerrAdriatica. Dalle testimonianze di epoca pre-romana del tempio ad Ercole Curino, a quelle della Roma imperiale con le sorgenti di acqua care ad Ovidio, attraverso la presenza medievale legata alla figura di Celestino V fino all’ex Campo di Concentramento per Prigionieri della I e II Guerra mondiale, tutto concorre a definire l’area patrimonio collettivo di elevato profilo culturale, nazionale ed europeo . <Il rispetto e la cura per l’ambiente sono i segni inequivocabili della buona civiltà e della maturità di un Paese, e quindi dei suoi cittadini> sostiene  il presidente, con determinazione. <L’ambiente è lo specchio della nostra anima e della nostra coscienza civica> continua Salzano <Sarebbe allora auspicabile quel balzo in avanti,quella  rivoluzione etica del nostro io più intimo, fino a percepire che l’ambiente è il bene di tutti e l’eredità che lasceremo alle prossime generazioni.  Diventare custodi e difensori della res publica è la condizione inalienabile per diventare cittadini attivi di un territorio .

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