UN “BOSCO FELICE” PER I TRENT’ANNI DELLA “NUOVI ORIZZONTI SOCIALI”
Ricreare un bosco vero e proprio, con un albero per ogni bambino, per dare la possibilità a grandi e piccoli di poter vivere e convivere, imparare, studiare, apprezzare la natura è lo scopo del primo di una serie di iniziative promosse dalla cooperativa Nuovi Orizzonti Sociali per festeggiare i suoi trent’anni. Il primo albero sarà piantato giovedi 30 Novembre, nell’Asilo nido Isola Felice, in occasione della Giornata Mondiale dei Diritti dell’infanzia e a ridosso di quella dedicata agli alberi (il 21 novembre). Il progetto, sposato dal Comune, è stato presentato questa mattina in conferenza stampa dalla presidente della Nos, Candida Abate, dall’educatrice ambientale, Suzanne D’Angelo, dall’assessore Enza Giannantonio e dal presidente del Consiglio comunale Franco Casciani. Sarà, dunque, ricreato il “Bosco Felice”, una sorta di laboratorio all’aperto, diviso in microambienti con alberi che danno frutti speciali (come le mele zitella) per permettere ai bimbi di assaggiare antichi sapori, con siepi e stagno, con tanto di flora e fauna adeguata. <Sarà uno spazio a disposizione della città in cui si potranno effettuare visite con i bambini> spiega D’Abate. <Un bosco perchè nell’albero ho visto simbolicamente il percorso della nostra cooperativa: le radici per il radicamento al territorio, il tronco come sviluppo e la chioma come i tanti servizi che abbiamo offerto e le tante persone che hanno condiviso con noi negli anni questo cammino> ha aggiunto. Una cooperativa che compie 30 anni, partita con 9 componenti a palazzo Pretorio, conta ad oggi 140 dipendenti, divisi tra il nostro territorio e quello teramano, oltre a collaborazioni con altre realtà nel frosinate. Dal 2000 hanno cominciato a gestire l’asilo nido e nel 2002 hanno vinto la gara di specialistica scolastica verso chi ha disabilità. <Ci tengo a feteggiare questi 30 anni perchè sono rimasta l’unica socia fondatrice> continua D’Abate, spiegando di non sentirsi solo <erogatori di servizi> ma <parte integrante di questo territorio investendo dal punto di vista economico e lavorativo>. In sostanza <se si semina qualcosa, alla fine si raccoglie>.
Tante le iniziative pronte per i festeggiamenti, come il 5 dicembre nel soul Kitchen sarà allestito un work cafè su tre tavoli: anziani, disabili e minori, da cui emergeranno proposte da presentare al Comune. Il 10 dicembre poi, nella stessa location, si svolgerà uno spettacolo teatrale con i giovani con la sindrome di down, e la proiezione di un video dello’anfass.
Non hanno risparmiato elogi Giannantonio e Casciani. L’assessore, dopo aver detto <grazie> per il lavoro svolto, afferma di aver riscontrato positività anche da cittadina in passato <hanno collaborato per la realizzazione di una prima legge regionale, hanno partecipato al miglioramento della qualità attraverso la costruzione di una vera cultura. Lo dobbiamo a voi se la città ha questi servizi>. Un plauso anche da Casciani <Non è una frase di circostanza> ha affermato <ma io personalmente ho vissuto l’evolversi di questa cooperativa sociale che ha reso servizi alle fasce più deboli come anziani e disabili. Resistere per trent’anni, senza chiudere come invece hanno fatto tante cooperative, è un risultato che smentisce chi ritiene che le cooperative siano qualcosa di provvisorio e che non possa dare lavoro. Qui parlano i numeri: 140 dipendenti>. Non ha, infine, mancato Casciani di sottolineare l’ottimo contributo fornito da Alessandro Lucci. <Lo dico> ha affermato <perchè questa città ha bisogno di gente che lavora bene e al di là di colori politici non sarò io a impedire a chi lavora bene di andare avanti>.