ORSO MORTO, NON SONO STATI TROVATI BOCCONI AVVELENATI

PETTORANO SUL GIZIO – Sopralluoghi da questa mattina dagli uomini della Forestale con l’ausilio dei cani antiveleno, nella zona in cui ĆØ stato ritrovato ieri un giovane orso morto, lungo la pista ciclabile nelle campagne di Pettorano sul Gizio. La perlustrazione era finalizzata a controllare l’esistenza di eventuali bocconi avvelenati, dato che l’orso, a una prima ricognizione visiva, non presenta lesioni da trauma nĆ© ferite d’arma da fuoco. Ispezioni condotte anche per escludere altre carcasse di animali. Che non sono stati ritrovati bocconi avvelenati lo affermano gli stessi agenti del Nucleo investigativo di polizia ambientale e forestale del Corpo forestale dello Stato dell’Aquila che conduce l’indagine. Gli inquirenti sostengono che non si puo’ escludere che ignoti potrebbero aver rimosso i bocconi avvelenati, dopo aver appreso della morte del giovane orso marsicano. Le unita’ cinofile infatti sono state impiegate dopo diverse ore dal ritrovamento della carcassa dell’animale.

Proseguono le indagini per accertare eventuali responsabilitĆ  della morte dell’orso.Ā  Dopo il sequestro penale della carcassa dell’ animale ordinato dalla procura di Sulmona, il reparto di polizia giudiziaria del corpo forestale ĆØ al lavoro perlustrando l’intera zona frequentata dall’orso per indirizzare con precisione i filoni di indagine. “Al momento non ci sono indagati – riferisce il comandante del corpo forestale della provincia dell’Aquila, Nevio Savini – abbiamo sentito tre persone perchĆ© a conoscenza dei fatti, soprattutto quelle che hanno avvistato e ritrovato l’orso. Non abbiamo sentito ancora gli allevatori ai quali il plantigrado ha fatto visita in questi ultimi giorni, lo faremo nelle prossime ore”.

Se fosse confermato l’avvelenamento (“al momento l’ipotesi piĆ¹ accreditata non essendo state trovate ferite”) “l’Associazione Italiana Difesa Animali e Ambiente (Aidaa) ĆØ pronta a pagare una taglia di 50.000 euro – si legge in una nota – a chi aiuterĆ  a rintracciare, denunciare e far condannare l’avvelenatore. Avvelenare un cucciolo di orso marsicano – prosegue l’Aidaa – ĆØ un delitto prima ancora che un reato, ĆØ ora che questi delinquenti paghino le loro colpe e le paghino con condanne esemplari e non cavandosela con semplici multe”. L’Associazione ricorda che non si esclude che possa trattarsi dello stesso orso che era stato avvistato nei giorni scorsi aggirarsi attorno ad alcune abitazioni (e pollai) della zona.