A PACENTRO LA CORSA DEGLI ZINGARI, RITO DI ANTICHISSIME ORIGINI

PACENTRO –  Una manifestazione lunga 564 anni. Si rinnoverà domenica 7 settembre la suggestiva Corsa degli zingari (corsa degli scalzi) a Pacentro,  un rito che affonda le origini in tempi antichissimi, carico di emozione, tra storia, tradizione e credenze popolari. Un evento molto sentito dai pacentrani, che ogni richiama molti turisti, studiosi, fotografi, giornalisti e curiosi. A precedere il rito è la corsa  degli “zingarej”, (zingarelli) i bambini tra i 7 e i 12 che dalle 17 si sfidano correndo a piedi nudi lungo le stradine di Pacentro, uno dei Borghi più Belli d’Italia. Da piccoli, sognano un giorno di poter affrontare quel sentiero impervio.

Proprio da Colle Ardinghi, la collina che guarda il paese, secondo secolare usanza, alle 18 (dopo i fuochi pirotecnici) al suon della campanella dalla chiesetta della Madonna Di Loreto, i concorrenti, rigorosamente solo maschi, partono dalla grande roccia tricolore, nota come Pietra Spaccata, precipitandosi scalzi lungo la ripida discesa, per circa un chilometro, tra sterpi, rami, pietre e rovi. Una gara cruenta e suggestiva, che dura pochissimi minuti e si ripete nella devozione della Confraternita lauretana. Dopo la risalita verso il paese, gli “zingari”  entrano nella chiesetta della Madonna di Loreto, uno alla volta, ed esausti, con le piaghe ai piedi, si gettano a terra, medicati dal personale della croce rossa. Il dolore nel fisico, ma la gioia nel cuore. I primi tre arrivati vengono portati a spalla, in trionfo come antichi combattenti, svettando sulla folla che li acclama seguendoli in processione lungo le stradine del paese. Al vincitore viene consegnato il Palio di Stoffa nella cerimonia di premiazione che si svolge nel cuore del paese alle 21.  Vola la mongolfiera, suona la banda ed è festa per tutta la sera.

edizione 2011

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