CHIRURGIA PER OBESITA’, OSPEDALE SULMONA RIFERIMENTO CENTRO SUD
SULMONA – 400 persone, con un sovrappeso che ha toccato in casi estremi fino ai 220 chili, nel giro di poco tempo dopo lāoperazione,Ā sono tornate a una vita normale grazie alla chirurgia bariatrica praticata dallāospedale di Sulmona. Interventi anti-obesitĆ eseguiti alla perfezione e senza un solo errore, in barba persino ai minimi margini di sbaglio pure contemplati dalla casistica della branca. E cosƬ, nel giro di 4 anni, come si legge in una nota, la chirurgia specializzata in obesitĆ (bariatrica, appunto, nellāimpegnativo linguaggio medico), praticata dal dottor Paolo De Meis, coadiuvato dai suoi colleghi Edoardo Leombruni e Armando Capanna, ĆØ diventata punto di riferimento del centro-sud. Al puntoĀ da essere ormai diventata crocevia di parecchie regioni limitrofe:Ā Lazio, Campania, Ā Calabria, Puglia.Ā Un dato su tutti: 80 pazienti su 100 provengono dalle realtĆ ultra regionali, generando quella che tecnicamente viene definita la mobilitĆ attiva e che, oltre al riconoscimento professionale e al prestigio del reparto e dellāospedale, porta risorse finanziarie importanti allāAzienda sanitaria che possono essere rinvestite per potenziare i servizi del territorio.Ā Un successo, quello della chirurgia bariatrica peligna, legato alla competenza di un pool di specialisti, che coinvolge piĆ¹ discipline del presidio ospedaliero, il cui personale ha dovuto seguire una specifica formazione, in centri di formazione doc a livello nazionale, Ā come Pisa.
PazientiĀ ad alto rischio. I soggetti Ā alle prese con il problema obesitĆ Ā hanno un rischio molto superiore rispetto ad altri, dovuto soprattutto a malattia cardiovascolari (in primis lāinfarto), ictus cerebrale, cecitĆ e amputazione dāarto. Ā Per questo, per assistere i pazienti con taglia āextra largeā, prima, durante e dopo gli interventi chirurgici, occorre un gioco di squadra che, oltre alla chirurgia specializzata, chiama in causa discipline come cardiologia, angiologia, pneumologia (per le vie polmonari e respiratorie), diabetologia, nutrizionista, radiologo e psicologo. Lāattivazione della chirurgia bariatrica, a Sulmona, risale al 2010, allāinterno della chirurgia generale. Un percorso che, da allora, ĆØ andato progressivamente in crescendo: da 50 operazioni nel primo anno fino al Ā tetto massimo dello scorso anno di 150 interventi. Una parabola ascendente compiuta senza sbagliare un colpo, certificata da un indice di mortalitĆ zero: un risultato eccezionale per soggetti con problematiche che comportano molteplici e altissimi rischi. I 6 casi con complicanze (peraltro di poco conto) sono state gestite al meglio, grazie agli efficienti servizi disponibili – Ā tra cui Rianimazione, UnitĆ coronarica e centro trasfusionale – Ā e alle richiamate professionalitĆ dellāospedale sulmonese.
Tecniche. Le operazioni chirurgiche, per ridurre lāobesitĆ , vengono eseguite con tecnica laparoscopica, cioĆØ praticando piccoli fori sulla parete anzichĆ© lāapertura totale dellāaddome. Vantaggi? InvasivitĆ ridotta ai minimi termini, meno sofferenze, tempi di recupero post operatorio piĆ¹ rapidi. Al punto che, pochi giorni dopo lāintervento, i pazienti vengono dimessi.
LāobesitĆ e femmina.
Dei 400 soggetti obesi, andati sotto bisturi anti-adipe dei chirurghi di Sulmona negli ultimi 4 anni, 280 erano femmine, cioĆØ il 70%.
āCiĆ² dipendeā, dichiara il dr. De Meis, āda una serie di fattori ma soprattutto da cause ormonaliā
18-60 anni. La fascia dāetĆ delle persone conĀ peso oltre i limiti, affluite nella cittĆ di Ovidio per risolvere il problema, ĆØ compresa tra 18 e 60 anni, con unāetĆ media di 40.
Palloncino gastrico e non solo. La riduzione di peso viene affrontata con le metodiche avanzate, come il bendaggio gastrico (per rallentare la frequenza di assunzione di cibo), Ā il palloncino (speciale dispositivo medico collocato nello stomaco per dare un senso di riempimento e quindi āfrenareā lāappetito) e lāinnovativa plicatura gastrica (in parole semplici, riduzione del volume dello stomaco) e by pass gastrico.
āQuesto tipo di alta chirurgiaā, prosegue De Meis, āoltre a risolvere il problema dellāobesitĆ patologica, permette di incidere in modoĀ decisivo sulla qualitĆ di vita del soggettoĀ decisivo sulla qualitĆ di vita del soggettoĀ trattato. Eā chiaro, infatti, che lāeliminazione della quantitĆ in esubero di adipe restituisce al paziente autostimaĀ e le consente di ripristinare quelle relazioni sociali Ā che Ā Ā sono importanti a livello psicologico. Per questo, dopo il trattamento, questi soggetti vivono una vera e propria svolta in senso positivo della loro vita, quasi ne intraprendessero una nuovaā