“SEDIMENTAZIONI PROSPETTICHE”, A PALAZZO COLELLA LA PERSONALE DI MARIO DI GIROLAMO

Sedimentazioni della materia, echi di un passato che riaffiora nella gestualità del segno, linee prospettiche che tracciano un confine tra ciò che è destinato a svanire e il presente, non del tutto fossilizzato. Quella di Mario Di Girolamo, in arte Gimar, è una sorta di intima scrittura, una stesura dei sentimenti attraverso la pittura. Sarà Palazzo Colella, sede del museo civico di Pratola Peligna ad ospitare, dal 17 aprile all’11 maggio,  la mostra dal titolo “Sedimentazioni Prospettiche”, curata da Pierpaolo Bellucci. La cerimonia inaugurale della personale si svolgerà giovedì 17 aprile alle 17.30.  Gimar, originario di Pratola Peligna, torna ad esporre nel suo paese dopo alcuni anni di assenza, accolto con grande entusiasmo da tutti i pratolani e amici che da tanto aspettavano un regalo da parte dell’artista abruzzese.

Un itinerario arricchito da rimandi a percorsi dedicati alla pittura astratta e figurativa. Oltre trenta opere esposte. Tre le tappe evidenziate nel tragitto della personale: Transiti, dove l’approccio vira su scelte prettamente informali. Prospettive, dove la ricerca del segno da parte Di Girolamo dà spazio a sperimentazioni astratte. Sedimentazioni, in cui Gimar non nasconde l’indirizzo a volte puramente figurativo.

“La pittura di Di Girolamo – spiega il curatore della personale, Pierpaolo Bellucci, ha un carattere empatico. Il sentimento che riesce a nascere si alimenta dal rapporto che l’artista instaura con l’opera, con la materia, in un’ intima oggettivazione di sé stesso nell’ opera d’arte. L’Io che crea, pensa e si trova di fronte all’opera vive nella stessa e sente piacere o dolore nella immedesimazione di sé nella forma pittorica”.