MINACCIAVA IL SUICIDIO OCCUPANDO UFFICIO PROVINCIA, TERMINATA PROTESTA

aggiornamento – Ha lasciato l’ufficio nel tardo pomeriggio l’imprenditore vastese Massimo Tomeo, che in segno di protesta da stamane si e’ barricato nell’ufficio del presidente della Provincia dell’Aquila, Antonio Del Corvo. A convincere l’uomo ad abbandonare la protesta – nata per i mancati pagamenti sui lavori edili effettuati con la propria ditta in subappalto all’istituto superiore “Morandi” di Sulmona, l’intervento del questore dell’Aquila, Vittorio Rizzi che ha garantito che la vicenda verra’ seguita da lui con attenzione insieme alla stessa Provincia, ente appaltatore dei lavori di messa in sicurezza dell’edificio scolastico.

Si era asserragliato da questa mattina nell’ufficio del Presidente della Provincia dell’Aquila Antonio Del Corvo l’imprenditore vastese Massimo Tomeo, che piu’ volte aveva protestato per il mancato pagamento di un lavoro eseguito presso una scuola di Sulmona.Ā  Minaccia chiunque di non entrare perche’ e’ pronto a tagliarsi la gola o a compiere altri gesti inconsulti. L’ imprenditore Ā gia’ nei mesi scorsi, sempre presso la sede della presidenza della Provincia dell’Aquila, in via Monte Cagno, aveva inscenato delle proteste, tra cui lo sciopero della fame e della sete per alcuni mancati pagamenti, a suo dire svolti in subappalto all’istituto geometri ‘Morandi’ di Sulmona per conto di un’Ati. Opere finite in una grossa inchiesta della Procura della Repubblica dell’Aquila sulla messa in sicurezza degli edifici scolastici anche di Avezzano. L’imprendiore, vastese che non ha nulla a che vedere con l’inchiesta penale, lamenta il mancato pagamento da parte della ditta appaltatrice della somma di 120 mila euro circa, ed addebita parte della responsabilita’ del presunto sfacelo della propria ditta edile alla Provincia dell’Aquila che a suo parere non avrebbe dovuto pagare la committente. “Si e’ barricato dentro l’ufficio del presidente della provincia Antonio Del Corvo e minaccia di uccidersi, buttandosi di sotto o con un coltello – ha dichiarato l’assessore alla Ricostruzione Guido Liris – per questo abbiamo avvertito i vigili del fuoco che hanno subito gonfiato un grosso materasso. Ci sono anche gli agenti della Digos e personale di altre Forze di polizia. Sono in contatto costantemente con il presidente del Corvo e con il capo di Gabinetto della Provincia – ha aggiunto Liris – per tentare di trovare anche con la banca Bcc che ha la tesoreria della Provincia una soluzione per questa vicenda. Stiamo cercando una mediazione con una cifra piu’ bassa di quella avanzata dall’imprenditore. La ditta appaltatrice – ha detto sempre Liris – in parte deve ancora essere liquidata per lavori svolti, prenderemo questi soldi. Ma la Provincia non ha responsabilita’ dirette nei suoi guai perche’ lui ha preso dei lavori in subappalto e la ditta capofila e’ sparita, forse fallita, non so”.