FAS, NATALE “DUE ANNI DI DISCUSSIONI. URGE FUSIONE COMUNI”
Pubblichiamo di seguito una riflessione di un esponente del Movimento “Ripensiamo il Territorio”, Giovanni Natale, il quale rimarca di nuovo la frammentarietĆ Ā del centro Abruzzo, sottolineando la mancanza di univocitĆ tra i Comuni. E lo raccontando l’esperienza delle proposte per ottenere i fondi Fas arrivate al capolinea, per dare forza alla linea di pensiero del movimento che punta alla Fusione dei Comuni.
“GiovedƬ 25 ottobre, da invitati, abbiamo assistito alla riunione sui Fas, presso il Palazzo Provincia di Sulmona.Ā L’esperienza ci ha convinto ancora di piĆ¹ su quanto sia deleterio e suicida ormai, continuare a restare parcellizzati in tanti piccolissimi comuni. Abbiamo assistito alla rappresentazione plasticaĀ di come i processi decisionali siano rallentati al punto da essere quasi fermi. Si pensi che per decidere cosa fare di 16,5 milioni sono due anniĀ che, nonostante la buona volontĆ della Vice-presidente della provincia, non si riesce a concludere, col rischio che si perdano questi finanziamenti.Ā Nessuna azienda privata si potrebbe permettere questo lusso,Ā men che meno in questo periodo, di perdere tutto questo tempo e denaro per una decisione. Molti dirigenti salterebbero. Sarebbe bello sentire cosa ne pensino i cittadini che stringono ogni giorno la cinghia.Ā E, invece, accade purtroppo, e nessuno ne prende coscienza.
Siccome ĆØ stato comunque deciso, anche se occorrono alcune altre formalitĆ , almeno che oraĀ i progetti saranno raggruppatiĀ in un unico collettore turistico, abbiamo colto un minimo fatto positivo, ma sicuramente insufficiente in termini strategici. Abbiamo doverosamenteĀ segnalato che il ritardo accumulato e lāincapacitĆ decisionale in maturata, certificano inequivocabilmente, semmai ve ne fosse stato bisogno, che le amministrazioni, benchĆ© i sindaci si impegnino a gestire e risolvere problemi affannosamente, sono ormai macchine inadeguate e obsolete rispetto alle grandi sfide che sono in corso.Ā E siamo anche in notevole ritardo. Eā come se continuassimo a girare con delle vecchie Balilla, invece di dotarci di una Ferrari testa rossa.Ā Insomma perdere 2 anni per decidere come spendere 4 milioni su un obiettivo, dobbiamo viverlo come un fallimento e occorre responsabilizzarsi di fronte ad esso, per evitarne la ripetizione.
I cittadini non meritano questo. E’ ora di mettere mano seriamente alla massima coesione territoriale ed amministrativa ed almeno unificare la Valle Peligna e del Sagittario superando la polverizzazione dei Comuni e le piccole unioni che stanno sorgendo ottenendo lāeffetto dispersivo della clonazione delle ex, e dismesse, ComunitĆ Montane.
Ci sarĆ chi avrĆ il coraggio di questa Prospettiva Strategica? Noi lo auspichiamo e cerchiamo di fecondare questo processo ogni giorno.”
Giovanni Natale