MENO AGENTI NELLE CARCERI ABRUZZESI, INSORGE LA CGIL
Taglio degli agenti della polizia penitenziaria nelle carceri abruzzesi, insorgono i sindacati, pronti alla mobilitazione. Avanza proposte la Cgil sottolineando forte contrarietĆ alla diminuzione dei poliziotti negli istituti di pena, soprattutto in quelliĀ piĆ¹ grandi e complessi come Sulmona, Teramo, LāAquila, Lanciano e Vasto, dove la mannaia si abbatterĆ in maniera piĆ¹ consistente. Meno cento agenti di polizia penitenziaria. Ā Ieri ĆØ svolto ieri a Pescara un incontro tra le organizzazioni sindacali regionali della Polizia Penitenziaria ed il Provveditore regionale dellāAmministrazione penitenziaria, Bruna Brunetti, per discutere gli atti di determinazione delle dotazioni organiche del Corpo di Polizia Penitenziaria dellāAbruzzo e Molise e sulla Centrale operativa regionale (Cor).
Se la Uil ha deciso di interrompere i rapporti con il provveditore, la Cgil, durante gli interventi, la Cgl ha ribadito il proprio dissenso ai tagli effettuati dallāamministrazione centrale (recente decreto ministeriale 22/03/2013) alle dotazioni organiche della Polizia penitenziaria regionale, diminuite di circa un centinaio di poliziotti penitenziari. I tagli piĆ¹ consistenti sono stati eseguiti nei confronti degli istituti penitenziari piĆ¹ grandi e complessi come Sulmona, Teramo, LāAquila, Lanciano e Vasto.
Tutto ciĆ², ha scatenato disappunto e malcontento tra i poliziotti penitenziari che, in Abruzzo e Molise operano su undici penitenziari, il PRAP, la Scuola di formazione e gli uffici UEPE.
Secondo la Cgil “alle decisioni imposte dallāalto, sarĆ necessario ed inevitabile rispondere con forme di mobilitazione e proteste al fine di costringere lāAmministrazione ad intervenire su tutta una serie di questioni che da tempo, aspettano soluzioni e che mai, sono state affrontate in modo tale, da determinare una reale ādiscontinuitĆ ā con il passato. LāAmministrazione, si ĆØ resa disponibile ad un confronto, richiesto da questa ed altre organizzazioni sindacali per la creazione di un tavolo tecnico. ”
La CGIL propone di finalizzare e verificare, per ogni istituto e servizio, lāimpiego di mezzi e personale e le soluzione alle problematiche segnalate ed ancora irrisolte.Nella sostanza degli interventi, questa sigla, ĆØ intervenuta criticamente sia sul metodo utilizzato dallāAmministrazione per il riparto numerico, sia sul merito delle scelte di politica penitenziaria, chiedendo di evitare inutili sprechi nellāimpiego del personale e nellāutilizzo dei mezzi della Polizia penitenziaria.
In particolare, ĆØ stata richiesta, anche dagli altri sindacati presenti, lāistituzione di almeno un reparto detentivo ospedaliero, (uno giĆ esiste strutturalmente e si trova presso lāOspedale di Pescara) che, potrebbe consentire un notevole risparmio di uomini e mezzi, nei casi di piantonamento dei detenuti ricoverati, da tutto il distretto, rispettando adeguati livelli di sicurezza. Tale previsione dovrebbe essere condivisa con la SanitĆ regionale che, ha competenza sulle strutture e personale sanitario, verificando il protocollo regionale, che prevede ordinariamente degenze detentive ospedaliere solo locali.
A tale proposito il Coordinatore regionale CGIL, ha proposto una Conferenza di servizio tra il Provveditore regionale ed i referenti amministrativi della SanitĆ regionale, lāAssessore regionale alla SanitĆ , con il coinvolgimento dei Dirigenti sanitari ed i Direttori di tutti gli istituti, per valutare sia tale ipotesi che, per verificare lo stato della SanitĆ penitenziaria che, allo stato attuale, determina notevoli costi per lāutilizzo di risorse e per il costante impiego di contingenti di Polizia penitenziaria utilizzati per tali servizi.
Oltre a questo ĆØ stato chiesto: il rispetto dei circuiti penitenziari, evitando la creazione opportunistica di ānuoveā sezioni, per detenuti di altri circuiti, non previste in un dato istituto; di monitorare gli interventi tecnici da effettuare nei vari istituti, evitando le criticitĆ e valutando le varie prioritĆ sia, per le dotazioni che, per gli automezzi del Corpo; verificare, a livello centrale, la possibilitĆ di coinvolgere il personale della Scuola e PRAP, nei servizi di videoconferenze e piantonamenti. Per quanto riguarda la creazione della Cor., presso il PRAP di Pescara, ĆØ stato richiesto esplicitamente di riassorbire il personale che risulterĆ vincitore dellāinterpello regionale, in quello dellāorganico giĆ previsto per il Provveditorato; gli esuberi che si determineranno, dovrebbero, a parere della CGIL, tornare negli istituti penitenziari.