ODG IN EXTREMIS, IL CONSIGLIO SI ANIMA NEL FINALE
L’intero Consiglio comunale ieri sera ha firmato un ordine del giorno, accolto poi da sindaco e Giunta, presentato in extremis, a pochi minuti dalla chiusura (alle 21.30) della lunga e noiosa seduta dell’assise civica di ieri pomeriggio, consegnando all’associazione Giostra cavalleresca di Sulmona una garanzia su maggiori contributi nella fase dell’assestamento di Bilancio di fine novembre, ritenuti finora insufficienti, rispetto a promesse e impegni per quella che viene considerata la manifestazione di punta dell’estate peligna e che mira alla trasformazione in ente. L’odg é stato presentato dal Consigliere Sinibaldi (Psi) in rappresentanza di tutti i Consiglieri di minoranza per chiedere, inizialmente, al sindaco di assicurare il contributo alla giostra cavalleresca. Si scusa Sinibaldi con i colleghi di maggioranza, per non averne parlato prima con loro, ma non c’era tempo. Dapprima il primo cittadino chiede di non metterlo a votazione, rimarcando la sua volontà di mantenere fede agli impegni presi in campagna elettorale nei confronti della Giostra, chiedendo, invece, di spingere l’attività consiliare affinchè il Comune possa partecipare alla trasformazione in ente dell’associazione. Ha ricordato, poi, che in Commissione della Regione c’è in cantiere la legge che riguarda la Giostra. “Non vogliamo fare torti a nessuno” ha precisato. La maggioranza, invece, vuole partecipare con la propria firma all’ordine del giorno della minoranza, a patto che non venga inserito un importo. A seconda delle risorse in cassa. Detto fatto. Sempre per non fare torti a nessuno. Sono le 21, il consiglio si sospende. Si anima la riunione. segno, forse, che in città le manifestazioni siano tema caldo e sentito. Tutti i consiglieri all’unanimità firmano il documento che viene accolto dal sindaco e dalla Giunta, alla ripresa dei lavori, terminati definitivamente dopo venti minuti,
BILANCIO DI PREVISIONE “PRIVO DI NOVITA'” , FINISCE IL RODAGGIO PER LA GIUNTA RANALLI
Rush finale, dunque, che ha movimentato una sorniona riunione dell’assise civica, caratterizzata da flebili battibecchi e interventi fiume, a volte superflui, come fumo senza arrosto. Un Consiglio comunale che segna la fine della fase di rodaggio per la Giunta Ranalli, la quale mette in moto la macchina amministrativa con l’approvazione della bozza del bilancio di previsione 2013 da oltre 54 milioni di euro (9 si, 4 no – tutti della minoranza-, Di Ianni astenuto , Lucci dichiarato assente), definito “fotocopia, ingessato e privo di novità” dopo l’ok a maggioranza per il piano di alienazione degli immobili comunali (9 si, 3 no -Di Ianni-Lucci- Sinibaldi e 3 astenuti – Di Piero-La Civita – Di Benedetto) e il piano delle opere pubbliche, copia entrambi dell’eredità ricevuta dai predecessori. Troppo pochi due mesi (da giugno ad agosto), secondo i vertici di Giunta, per rielaborare i provvedimenti e apportare significative modifiche, che, invece, sono in cantiere e saranno presentate nelle prossime riunioni consiliari “Sono strumenti di programmazione pluriennale che vanno affrontate in maniera seria” ha detto Ranalli. Al bando le “sterili chiacchiere. Non è un copia e incolla o un non lavoro”, secondo il primo cittadino, il quale rispedisce, con toni poco morbidi, al consigliere La Civita del Pdl le accuse che erano tese a sottolineare l’assenza di quelle novità che avrebbero dovuto marcare la discontinuità con la legislatura precedente. “Le deleghe saranno distribuite a giorni” annuncia il primo cittadino che si dice fiducioso per il futuro in quanto se non si approvava questo provvedimento non si poteva andare avanti. “Non abbiamo la bacchetta magica, ma un segnale sulle questioni importanti lo abbiamo dato”. Sarà convocato un Consiglio straordinario sulla Sanità.
Un bilancio di previsione, dunque, privo di novità se non di grida di dolore che arrivano leggendo i numeri tra tagli, rimasti, quindi già noti ai sulmonesi, e stangata Tares in arrivo che prevede un intrioto di circa un milione in più rispetto all’anno scorso. Un provvedimento criticato dalla minoranza che ha espresso perplessità, “il problema è il segnale che la città si attende ” (Di Piero), specifiche quelle su spese per le esigenze del popolo scolastico e del sociale di Di Ianni. Analizzato in maniera puntuale dall’assessore Iudiciani, il quale ha detto che si tratta di un momento di spartiacque “abbiamo dovuto centellinare le poche risorse disponibili, sono finiti i tempi delle vacche grasse”. Il primo cittadino ha detto ” in questa situazione non faremo i fuochi d’artificio alla Befana come gli altri anni”. E’ l’argomento cultura e la voce assente per il contributo all’associazione Sulmonacinema che ha fatto stizzire il consigliere Lucci il quale (dopo aver sottolineato di indossare volutamente la sua tuta del Sulmona rugby per spronare a dare risalto a questo sport in città in quanto i contributi della federazione sarebbero enormi se il campo fosse affidato a un’associazione cittadina), non ha voluto partecipare alla votazione del bilancio,risultando assente. Una sorta di protesta, perchè convinto, dal canto suo, che il Sulmonacinema sia l’unica associazione che “porta soldi” all’amministrazione, ha tenuto a precisare egli stesso.
Dibattito finale con botta e risposta tra i consiglieri Di Masci e Di Benedetto, tra scivoloni di giovani intraprendenti e rimbrotti di chi frena la lingua affinchè non batta dove il dente duole. Il consigliere di Sulmona Democratica ha zittito con diplomatica stoccata il giovane Di Masci, il quale, nel suo poco succinto discorso, aveva giudicato irresponsabile il ricorso che Sulmona Unita ha presentato subito dopo le elezioni, in seguito alla morte del candidato sindaco durante la campagna elettorale. Argomento questo tabù in Consiglio comunale, per rispetto del volere della stessa assise civica, ricordato dal consigliere Di Benedetto, rispedendo al mittente quel termine irresponsabile, per non mettere a rischio il quieto vivere, come patto silenzioso stretto al momento dell’insediamento in aula consiliare.