“LIBERA PRATOLA”, DIVENTA BARATRO IL DIVARIO CON IL SUO CONSIGLIERE
“Libera Pratola” chiede di fare un passo indietro al consigliere di riferimento al Comune pratolano, Marco Iacobucci. Che il divario sia ormai marcato lo si appura leggendo l’ultimo comunicato stampa, nel botta e risposta, a firma di quattro componenti, Francesco Tedeschi, Luigi Di Loreto, Salvatore Zavarella e Olindo Ortenzi. “L’invito che gli rivolgiamo con il cuore” affermano nella nota “è quello di dimettersi da una delle due cariche che ricopre, perché è meglio impegnarsi nel tentativo di fare bene una cosa, piuttosto che tante in modo pessimo, soprattutto quando si è eletti per perseguire gli interessi della collettività”. Il consigliere Iacobucci, secondo il gruppo, “anziché elucubrare sulle legittime sollecitazioni dei candidati di “Libera Pratola”, dovrebbe avvertire il dovere morale di rendere edotta la cittadinanza sui risultati della sua azione di consigliere comunale. Ci consta, infatti, che, al contrario degli altri consiglieri di opposizione, l’attività di Iacobucci sia stata scarsamente incisiva se non, addirittura, nulla. Risibile appare, altresì” aggiungono “il riferimento fatto da Iacobucci al principio di Libertà. Lo stesso, forse, non sa che tale concetto ha avuto nella storia accezioni diversissime, alcune delle quali hanno rappresentato la manifestazione dell’egoismo più estremo e dell’individualismo più smodato. Ebbene, se il concetto di Libertà che intende Iacobucci si traduce nell’operare senza avvertire il dovere di confrontarsi con il gruppo che lo ha eletto, allora fa bene a dire che noi non siamo liberi. Infatti” continuano nella nota “il confronto con il gruppo di appartenenza, il coinvolgimento dello stesso nelle decisioni di carattere amministrativo ed il rispetto degli elettori, per noi, costituiscono elementi imprescindibili per l’affermazione dell’alto valore della democrazia. Appare , del resto, paradossale che sia proprio Iacobucci a parlare di libertà” proseguono i componenti di “Libera Pratola”, sostenendo che Iacobucci, in qualità di presidente del Consorzio di Bonifica, “senza più una maggioranza solida” sarebbe “costretto come abbiamo appreso dai giornali, a scendere a compromessi con le diverse forze politiche. Ci spieghi, allora, Iacobucci come può svolgere serenamente il ruolo di consigliere di opposizione alla Giunta di centrosinistra se, al Consorzio di Bonifica, è sorretto proprio da una maggioranza di quel colore politico”.