TRIBUNALE, RIPRENDE LA BATTAGLIA. GIROTONDO E SCIOPERO FAME

Una catena umana intorno al “Capograssi” e sciopero della fame. Riprende la battaglia.  Il popolo forense scenderà in campo a Sulmona a difesa del suo Tribunale il 13 settembre, nel giorno in cui è stata fissata la manifestazione (volantinaggio) davanti a tutti i presidi giuridici che rischiano soppressione e accorpamento, secondo il decreto 155 del 2012, che ha stabilito la chiusura di 30 tribunali minori. Provvedimento che il 13 settembre diventerà operativo anche per i presidi abruzzesi. Secondo la Cisl, che ha  annunciato, oggi, la protesta di venerdi, è una “Spoliazione che va contrastata con ogni mezzo per i devastanti effetti negativi che tale decisione comporterebbe”. Si sono riuniti questa mattina nell’aula udienze gli avvocati sulmonesi, i quali non vogliono lasciarsi sfuggire l’occasione del rinvio di due anni per la soppressione degli uffici giudiziari sulmonesi, che dovranno fare le valige e traslocare all’Aquila, come anche Avezzano (deroga legata al sisma del 2009). Oggi il presidente dell’Ordine degli avvocati di Sulmona, Gabriele Tedeschi, insieme ai componenti del Consiglio ha presieduto l’assemblea sottolineando l’assenza dei politici “siamo nuovamente da soli” ha ribadito. Lo scopo non solo era quello di fare il punto della situazione dopo la costituzione del Comitato per la salvaguardia del tribunale lo scorso luglio ( –CLICCA QUI di cui fanno parte amministratori, senatori e parlamentari locali),  ma anche quello di preparare strategie e far sentire la propria voce, quella di un territorio che vede l’ennesima spoliazione. Diverse le proposte avanzate che puntano ad una forte protesta. Votata a maggioranza (19 su 17) l’idea di astenersi per un giorno dal mangiare. Accolta bene dai presenti anche l’iniziativa di prendersi per mano in un enorme girotondo che circondi il tribunale, a simbolo di difesa. L’avvocato Luca Tirabassi ha premuto sulla latitanza della Regione, mentre la sindacalista Fp Cgil Ivana Giardino ha evidenziato come sia “grave questo attendismo” puntando il dito contro il Parlamento che non mette in campo un’azione decisiva e determinante come quella di andare direttamente dal Ministro. ha invitato, poi, ad ottenere il maggior numero di adesioni al Comitato l’assessore comunale Enza Giannantonio, mentre l’avvocato sangrino Di Felice ha minacciato la secessione dell’Alto Sangro che guarda al Molise. L’avvocato Di Bartolo ha invece proposto un referendum, che vedrebbe Sulmona in direzione della Provincia di Pescara e Castel di Sangro sotto la provincia di Isernia. Infuocato l’intervento dell’avvocato Sciuba, il quale, con ironia e garbo, ha puntato tirato in ballo il Prefetto, proponendo, inoltre, l’astensione al voto alle regionali.  Tutti d’accordo, in sostanza, per protestare con una manifestazione incisiva. “E’ indispensabile che la Regione si muova, non basta che Chiodi venga su una terrazza a Sulmona (riferimento alla visita del governatore a Fabbricacultura clicca qui) per dire che il tribunale di Sulmona è l’unico in Abruzzo che dev’essere salvato” ha concluso Tedeschi.

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