COMMERCIO, SINIBALDI CHIEDE SPIEGAZIONI AL SINDACO
Le sorti del commercio con le sue problematiche, con una delega in Giunta ancora non assegnata, e la questione delle cartelle esattoriali emesse per la riscossione di imposte pubblicitarie, in merito a scritte su tendoni e adesivi su vetrine, sono l’argomento principe dell’interpellanza che il consigliere comunale del gruppo socialista, Mario Sinibaldi, ha presentato al sindaco di Sulmona, con risposta orale in aula. secondo il consigliere il rischio sarebbe “che vengano comminate sanzioni senza la certezza del comportamento illegittimo”. Chiede il consigliere di minoranza di palazzo San Francesco, innanzitutto, di sapere, relativamente alle sanzioni irrorate in questi giorni dalla societĆ concessionaria dellāaccertamento e della riscossione dei tributi locali relativi alle imposte comunali di pubblicitĆ , “le azioni poste in atto dallāAssessore alle Politiche Finanziarie, Tributarie e di Bilancio, al fine di verificare la correttezza formale delle cartelle emesse, nonchĆ© la regolaritĆ degli atti posti in essere verso i cittadini di Sulmona (anche in relazione agli analoghi preavvisi emessi relativamente alle imposte per lāoccupazione di spazi ed aree pubbliche, quali vasi, fioriere, gradini di accesso alle abitazioni)”. Le “azioni poste in atto dal sindaco in virtĆ¹ della delega al commercio non assegnata in Giunta, affinchĆ© venga eliminato un comportamento comunale non certo definibile ā dalla parte dei cittadini”. “Quali azioni” domanda Sinibaldi “a favore del commercio vogliono essere messe in campo dallāAmministrazione Comunale di Sulmona, considerando che quanto fatto sino ad ora (interruzione delle attivitĆ di intrattenimento allāaperto a mezzanotte per tutti i locali del centro storico, anche nei giorni festivi e pre-festivi) non appare come il miglior metodo per favorire un comparto che, soprattutto nellāottica di uno sviluppo turistico, deve rappresentare un punto di forza della nostra cittĆ””? E ancora “Quale percorso intende effettuare il sindaco, impegnato in tutti gli aspetti della vita amministrativa cittadina, per garantire al settore del Commercio (ma anche ad altri importantissimi settori) un responsabile politico a tempo pieno, che possa: – attivare iniziative di rilancio del commercio condivise con gli operatori locali (mai piĆ¹ vorremmo vedere i negozi chiusi in giorni di rilevante afflusso turistico come quello della Giostra dāEuropa); coniugare le giuste esigenze di legge e di bilancio con la necessaria sensibilitĆ verso un settore che vive, come e forse piĆ¹ di altri, la crisi economica della nostra cittĆ ”. Nell’interrogazione, il consigliere spiega che il Comune ha concesso in appalto a una societĆ” le attivitĆ di accertamento e riscossione dei tributi locali relativi alle imposte comunali di pubblicitĆ . Il contratto di appalto ĆØ datato giugno 2012 e sostituisce quello in essere con il precedente concessionario. “In questi ultimi mesi il personale della societĆ concessionaria ha fotografato vetrine e tendoni di innumerevoli attivitĆ commerciali ed ha conseguentemente disposto sanzioni per lāaffissione di mezzi pubblicitari quali loghi ed adesivi, anche se di piccole dimensioni. LāattivitĆ del concessionario appare singolare per diversi motivi: Sembra che lāaccertamento dellāinfrazione sia avvenuto nei mesi scorsi e, comunque, detta attivitĆ di verifica del comportamento illegittimo non puĆ² essere antecedente al giugno 2012, data del contratto di concessione alla societĆ . Le cartelle esattoriali emesse riguardano la riscossione delle imposte pubblicitarie per lāanno 2008 e, quindi, con attivitĆ di accertamento recenti si pretende di comminare multe fino ai cinque anni precedenti. Lāaccertamento trasmesso in nessun caso riporta gli estremi del Regolamento comunale in virtĆ¹ dei quali ĆØ richiesto il pagamento e, quindi, non consente al cittadino di Sulmona di verificare le disposizioni di legge violate e/o di predisporre, qualora possibile, efficaci contestazioni alla sanzione previste”. L’interpellanza scaturisce, dunque, dalla considerazione che: il rischio concreto ĆØ che vengano comminate sanzioni senza la certezza del comportamento illegittimo (non appare chiaro come sia possibile dimostrare che adesivi su vetrine o scritte su tendoni, accertati nel 2013, siano stati giĆ in opera cinque anni prima) e che quindi, che siano facilmente opponibili in sede di ricorso con grave rischio di aumento di costi per il Comune derivanti dalla soccombenza in giudizio. Le sanzioni imposte riguardano in molti casi lāannualitĆ 2008 e di conseguenza, i commercianti di Sulmona vedranno nei prossimi mesi recapitarsi le sanzioni relative agli anni successivi fino al 2013 (con sanzioni pari al 100% dellāimposta non versata, oltre agli interessi moratori di legge) appare poco apprezzabile il comportamento di un concessionario di un servizio comunale che opera in maniera sommaria chiedendo dazio anche retroattivamente, oltre i suoi poteri e al limite della prescrizione prevista dalla legge, oscurando lāimmagine del Comune e facendolo apparire come un Ente che non si cura minimamente di operare prevenzione di comportamenti illegittimi ma ha interesse solo a sanzionare detti comportamenti, al fine di fare cassa a discapito dei propri cittadini.
Appare, continua Siniblandi, oltremodo, vessatorio il sistema esattoriale posto in essere vista la grave crisi in cui versa il commercio nella nostra CittĆ , soprattutto per le attivitĆ di vicinato, costrette a far quadrare faticosamente i conti per consentire un dignitoso stipendio con cui soddisfare le proprie famiglie e quelle dei loro collaboratori.
Visto che alla data odierna la societĆ di riscossione ha inviato esclusivamente dei preavvisi, riservandosi evidentemente di perfezionare lāemissione dellāaccertamento nei prossimi mesi (comunque, non oltre il 31 dicembre) e che, quindi, lāAmministrazione Comunale di Sulmona ĆØ in tempo per porre rimedio ad una situazione oltremodo onerosa per molte nostre attivitĆ commerciali”