FAS, PRESSING CGIL “NON SPRECHIAMO OPPORTUNITA'”

FOTOVEDUTA1Pressing della Cgil che fa appello a una politica di sistema. “Non sprechiamo questa opportunità, il territorio deve dare segnali di maturità e responsabilità” afferma in una nota Damiano Verrocchi, della Segreteria provinciale Cgil. “Occorre velocizzare le procedure per l’utilizzo dei 16 milioni di Euro del Fas per la Valle Peligna. E’ stato perso troppo tempo per presentare alla Regione Abruzzo i progetti del territorio che questa volta ci sono e si possono così riassumere: aiuto finanziario per l’accesso al credito per le piccole imprese del territorio; chiusura della “filiera territoriale” dei rifiuti per la raccolta differenziata e per il “porta a porta” dei comuni del comprensorio peligno con implementazione della Piattaforma di tipo “ A”   già operativa al Cogesa ;ricerca e innovazione per attività industriali, in special modo per l’ingresso della Magneti Marelli nell’Automotive Regionale realizzazione del distretto turistico-culturale nel Centro Abruzzo. Per la grave depressione economica del territorio, il Fas può essere una boccata di ossigeno per creare opportunità di sviluppo e occupazione. Per la Cgil le risorse devono servire a creare buona e duratura occupazione, specie nel settore manifatturiero con la Magneti Marelli e nel settore turistico-culturale perché la Valle Peligna deve guardare a più opzioni per tentare di risalire la china e dare un futuro ai propri giovani e ai propri cittadini. Per il distretto turistico-culturale,  la Cgil chiede che vi sia un progetto unico e  inclusivo di tutto il territorio che valorizzi il paesaggio, l’ambiente, i saperi, le storie, le architetture, le culture, le tradizioni, i prodotti tipici. “ La promozione di un’ immagine territoriale di forte coesione e sinergia – continua Verrocchi  – ne accresce l’attrattiva, riflettendosi positivamente sulla nascita di nuove iniziative imprenditoriali che sviluppano occupazione”. “ Non sprechiamo l’opportunità del Fas: questa volta  tutti i soggetti devono dare segnali di coesione territoriale, maturità e responsabilità- conclude Verrocchi- perché è assolutamente urgente una politica di sistema per il bene comune”.