IL RICORDO DELLA TRAGEDIA DI MARCINELLE

“Sono passati quasi 60 anni dalla tragedia avvenuta nella miniera di carbone a Marcinelle, in Belgio, nella quale persero la vita 262 minatori. Per meta’ erano italiani e di questi ben 60 erano abruzzesi. Uomini, anche giovanissimi, costretti a lasciare la propria terra per cercare altrove l’opportunita’ di una vita migliore ma che, invece, hanno trovato la morte. In occasione dell’anniversario di quel terribile giorno e’ doveroso ricordare quanti, in Italia e all’Estero, continuano morire sui luoghi di lavoro. La memoria deve servire da sprone per non abbassare mai la guardia sul piano della regolazione, dei controlli, della crescita della cultura della sicurezza e dell’integrazione”. Lo scrive sul suo profilo Facebook il Sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega all’Attuazione del programma e all’Editoria, Giovanni Legnini. Per il presidente del Consiglio regionale, Nazario Pagano “La tragedia di Marcinelle e’ un simbolo ancora vivo e indelebile dell’emigrazione abruzzese e testimonia, a distanza di 60 anni, come il tema della sicurezza del lavoro sia un valore assoluto, attuale e irrinunciabile. In questo giorno dedicato al ricordo, rivolgo il mio pensiero di solidarieta’ alle famiglie dei nostri emigranti morti nella tragedia della miniera del Bois du Cazier”. Sono le parole pronunciate questa mattinaĀ a margine della cerimonia di conferimento dei riconoscimenti degli “Ambasciatori d’Abruzzo nel Mondo”, nella sala conferenze della “Casa d’Annunzio” a Pescara. Prima dell’inizio della cerimonia, un lungo applauso ha ricordato la tragedia di Marcinelle.

Invita a riflessioni sul lavoro e sicurezzaĀ il consigliere regionale Giuseppe Di Pangrazio (Pd) in occasione del ricordo di quel 6 agosto 1956. Credo che la giornata odierna” sostiene Ā “debba poter costituire un’occasione di riflessione sui tanti temi che caratterizzano oggi il mondo del lavoro a cominciare da quelli della sicurezza”. Ā “L’Abruzzo – ricorda Di Pangrazio – ha conosciuto nel tempo la piaga dell’emigrazione ed ha pagato nella circostanza un tributo elevato di vite umane. Nel ricordo commosso di quanto accaduto – prosegue il consigliere – oggi e’ nostro dovere, a qualsiasi livello di responsabilita’ siamo chiamati, di intensificare il nostro impegno per garantire ad ogni cittadino la dignita’ ed il diritto al lavoro ma soprattutto le condizioni massime di sicurezza”.