CIRILLI TRIONFA NELLA SUA SULMONA

Un colpo d’occhio davvero eccezionale l’immagine di piazza Garibaldi strapiena in ogni angolo e sugli spalti. Pienone ieri sera per l’anteprima nazionale della commedia “Lui e Lei” per la regia di Federico Moccia. Esilarante l’applauditissimo Gabriele Cirilli, il quale ha voluto fortemente che il debutto dello spettacolo, la cui Prima sarĆ  al Brancaccio di Roma a novembre prossimo, fosse a Sulmona, tra la sua gente. Un omaggio per il suo pubblico che ha risposto con grande entusiasmo.In molti non hanno voluto mancare, tanto che alle 18, tre ore prima, gruppi di adulti grintosi erano giĆ  davanti ai cancelli, agguerriti e pronti ad accaparrarsi un posto comodo in tribuna. Come fosse un concertone di blasonati gruppi metal. Il palco allestito tra il fontanone e l’acquedotto. Nel plateatico la rappresentanza della Giostra, in maglia bianca, e i soci dei Borghi e sestieri. Scenografia semplice ed essenziale, con uno degli immancabili simboli mocciani: il lucchetto dell’amore a Ponte Milvio. La commedia non ha riproposto le battute che hanno reso famoso l’attore sulmonese sul piccolo schermo, ma ha divertito il pubblico raccontando pregi e difetti esasperati di una normalissima vita coniugale. Nel ruolo della moglie c’era la brava Emy Bergamo. Tra liti e riappacificazioni, esilaranti gag e il parallelo incontro con l'”Altra”, impersonata da Federica Nargi. Cirilli, tra una battuta e un’altra, ha infilato idiomi del dialetto sulmonese e abruzzese, omaggio alla sua terra. Standing ovation per lui non appena ĆØ salito sul palco, presentato da Angelo Merola, dell’associazione Giostra cavalleresca (organizzatrice della manifestazione) insieme a parte del direttivo e al presidente Domenico Taglieri. “Viva la Giostra e Viva Sulmona”. Sono le frasi che in questi giorni l’artista sulmonese ha ripetuto piĆ¹ volte, evidenziando il suo profondo legame con la sua cittĆ . Prima di tirare giĆ¹ il sipario dell’insolito teatro, Cirilli non ha voluto elencare collaboratori tecnici e quanti hanno lavorato per la riuscita dello spettacolo, come si usa fare a fine spettacolo, proprio perchĆØ non si tratta di una prima vera e propria. In conferenza stampa aveva annunciato il desiderio di voler dare vita a un festival di teatro comico, una rappresentazione teatrale da tenere ogni anno nell’ambito della Giostra in piazza Garibaldi. Stanco, ma felice, Cirilli sfata il mito questa volta del “nemo profeta in patria”, come ha detto in chiusura di scena, tra lunghissimi e sentiti applausi dei tanti sulmonesi.

 

IL FOTO RACCONTO

Piazza Maggiore strapiena ieri sera in ogni angolo per l’anteprima nazionale della Commedia “Lui e Lei”. In tantissimi erano in fila dalle 18 in attesa dell’apertura dei cancelli prevista per le 21. Riempite le tribune lato farmacia, come anche quelle sistemate spalle al palco. Gli spettatori hanno potuto assistere all’evento attraverso diversi maxischermi posizionati in punti strategici della piazza.

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Sul palco Angelo Merola, del direttivo della Giostra cavalleresca, prima di alzare il sipario sullo spettacolo ha voluto presentare parte del direttivo dell’associazione Giostra (Enzo Testa, Gianluca Testa, Maurizio Antonini, il mastrogiurato Andrea Giordano de Capite) e il popolo della Giostra, in maglia bianca, coloro che lavorano instancabilmente, dietro le quinte, per la riuscita della manifestazione. Soddisfatto il presidente della Giostra, Domenico Taglieri, che ha sottolineato il successo dei tornei e delle manifestazioni in via di conclusione, ribadendo l’intenzione della trasformazione in Ente.

 

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Gabriele Cirilli entra sul palco. Standing ovation per lui. “Viva la Giostra e Viva Sulmona”. Sono le frasi che in questi giorni l’attore sulmonese ha ripetuto piĆ¹ volte, evidenziando il suo profondo legame con la sua cittĆ . Sul palco ha spiegato di aver voluto fortemente qui, nella sua patria, con i suoi concittadini, il debutto in anteprima nazionale del suo spettacolo, firmato da Federico Moccia. Prima di tirare giĆ¹ il sipario di un insolito teatro, Cirilli non ha voluto elencare collaboratori tecnici e quanti hanno lavorato per la riuscita dello spettacolo, proprio perchĆØ non si tratta di una prima vera e propria, che invece ci sarĆ  a novembre nell’importante teatro romano Brancaccio. Cirilli, in conferenza stampa, aveva annunciato il desiderio di voler dare vita a un festival di teatro comico, una rappresentazione teatrale da tenere ogni anno nell’ambito della Giostra in piazza Garibaldi. Stanco e felice Cirilli, di essere stato questa volta “profeta in patria”, come ha detto in chiusura di scena, tra lunghissimi e sentiti applausi dei tanti sulmonesi che non hanno voluto mancare.

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Bravissima Emy Bergamo, ottima presenza scenica, nel ruolo della moglie del protagonista.

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Entra in scena la ex velina Federica Nargi, nei panni della “altra” del protagonista.

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Esilarante Gabriele Cirilli che, tra una battuta e un’altra, ha infilato idiomi del dialetto sulmonese e abruzzese, omaggio alla sua terra.

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Numeroso il pubblico che ha potuto usufruire dei diversi maxischrmi posizionati nei punti strategici della piazza.

 

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Attori e attrici presi d’assalto dal pubblico, grandi e piccini, non solo ragazzi, ma anche ragazze, pronti a rubare una foto insieme alle due bellezze. Uno scatto, un autografo, una stretta di mano, un saluto.

Tanti i sulmonesi che sono andati a salutare Gabriele Cirilli, complimentandosi e plaudendo la sua scelta di averli voluti omaggiare con la sua arte.

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