COMMISSARIATO SULMONA, SINDACATO “SITUAZIONE AL COLLASSO”

Fa discutere il problema della carenza di personale al commissariato di Sulmona, tanto che alcuni cittadini, nei giorni scorsi, avendo chiamato il centralino del 113, sono stati costretti a rivolgersi Ā ai carabinieri in quanto le auto della polizia non erano disponibili. “E’Ā argomento denunciato da anni dal Siulp” afferma in una nota il segretario generale provinciale del sindacato italiano unitario lavoratori di polizia, Fabio Lauri. “Gli appelli rivolti dal sindacato ai vari questori che si sono succeduti negli anni, non sono mai stati raccolti, preferendo ‘nascondere’ – sostiene Lauri – la reale situazione di disagio sofferta, pur di non creare problemi e grattacapi ai livelli superiori. L’epilogo era ampiamente annunciato, una situazione al collasso, oramai ingestibile con le attuali risorse umane. In altre parole, per assicurare il controllo del territorio, si cerca di impiegare tutti gli operatori di polizia (del ruolo assistenti e sovrintendenti) sulle volanti, distogliendoli dalle funzionalita’ dell’intero apparato che dovrebbe garantire l’efficienza degli uffici di Pubblica Sicurezza al cittadino (Ufficio passaporti, Immigrazione, porto d’armi, ricezione denunce, polizia giudiziaria, ecc..). Altro che troppi permessi! Secondo Lauri “al Commissariato di Sulmona, succede che i colleghi che riescono, con molta fatica, ad ottenere il diritto alle ferie o al recupero di riposi non goduti per causa di servizio, vengono richiamati anche dalle localita’ di villeggiatura, imponendo loro di lasciare le famiglie per tornare in servizio. Oppure si lavora sette giorni su sette ed addirittura con doppi turni giornalieri. Il vero problema – sostiene il Siulp – e’ l’anzianita’ anagrafica e di servizio degli uomini del Commissariato di Sulmona, scaturita dai tagli lineari dei passati Governi che, con il blocco del turn over e un taglio alle risorse per la sicurezza del Paese di circa 4 miliardi in 4 anni, hanno generato un calo dell’organico nazionale di circa 13 mila uomini in tre anni. Al momento, all’Aquila ci sono solo due colleghi che potrebbero essere trasferiti a Sulmona, ma sino ad ora nessun questore ha sentito la necessita’ di procedere a dette assegnazioni, nonostante la manifesta volonta’ degli interessati e le richieste del sindacato. La cosa ancor piu’ preoccupante e’ che, quand‘anche venissero trasferiti i due colleghi da L’Aquila a Sulmona, tra l’attuale forza effettiva della questura non vi sono piu’ colleghi interessati ad essere dislocati al Commissariato di Sulmona, il che significa che per molti anni quell’Ufficio non potra’ avere rinforzi, mentre i poliziotti che ci sono ora, saranno sempre meno e sempre piu’ anziani. E’ proprio il caso di dire – conclude il segretario del Siulp – che il tappeto sotto il quale per anni si e’ nascosta la spazzatura, non riesce piu’ a contenerla”.