L’AGLIO ROSSO SCACCIA CRISI. LA TIPICITA’ VUOLE IGP

L’aglio rosso contro la crisi. Entro la fine del mese pronto il punto vendita a Sulmona, mentre è già attivo il sito web. Come scaccia vampiri secondo leggende, oggi l’eccellenza peligna, che cresce solamente nel nostro territorio, potrebbe essere un’ opportunità per l’occupazione, se si pensa che se ne producono 60 quintali ogni ettaro e quest’anno all’ingrosso le aziende hanno venduto a 380 euro al quintale. Conti alla mano, quindi, un giovane produttore, con 2 mila ettari, potrebbe incassare 45 mila euro annui. Ad oggi a Sulmona sono tra le 150 e 200 le aziende che coltivano la tipicità della Valle Peligna, tra loro 42 soci del Consorzio Aglio Rosso (tante new entry, tra cui laureati disoccupati) che si sta dando da fare per allargare il mercato, facilitando le vendite. Da qualche mese, infatti, è on line un sito per gli acquisti, così da permettere anche ai sulmonesi all’estero di fare il rifornimento comodamente da casa propria. Da luglio prossimo, invece, sarà inaugurata la bottega commerciale in via Federico II, dove sarà allestito anche un laboratorio del gusto, per vendere il prodotto direttamente al cliente. Il quadro è stato illustrato questa mattina, in occasione della conferenza stampa per presentare il Convegno incentrato sull’aglio rosso che accompagna la sagra giunta alla sua diciannovesima edizione, la quale animerà Campo di Fano (frazione di Prezza) dal 12 al 14 Luglio prossimi. “Non è una solita sagra, ma è La sagra” hanno tenuto a precisare il sindaco di Prezza, Ludovico Iannozzi, Angelo Trotta, della Proloco di Campo Fano (organizzatrice dell’evento), insieme al vicesindaco di Sulmona, Luciano Marinucci e ad Antonio Ricci, il quale si è occupato della parte tecnica, spiegando che durante il convegno, che si svolgerà nell’Abbazia Celestiniana (ore 17 giovedi 11 luglio), si cercherà di capire con gli esperti se si potrà ottenere l’Igp (indicazione geografica protetta), che porta ad un sostegno economico, ma necessita di una ingente vendita direttamente al compratore e non all’ingrosso. Sarà premiato con una targa, durante la manifestazione, il miglior aglio rosso, scelto tra una ventina di partecipanti della zona da una Commissione nazionale che ne analizzerà il calibro, il colore, il sapore, la dimensione (deve essere regolare, con il bulbo tondo). Gli assaggiatori assegneranno un punteggio da 8 a 12. Oggi pomeriggio dalle 18 un’anteprima: “I primi agli”, in cui saranno cucinati i piatti della tradizione dal cuoco Maurizio Guglielmi, nella sede della Proloco di Campo di Fano, in cui sarà allestito il mercatino delle primizie 2013 con la proiezione di un video proprio sulla raccolta dell’aglio rosso. “Se vogliamo essere concorrenziali al momento siamo perdenti, ma è una scommessa che vogliamo fare” hanno spiegato. “Crediamo nel modello di sviluppo del nostro territorio attraverso la promozione delle eccellenze come le ciliegie di Raiano, il carciofo di Prezza, l’olio, il vino” ha detto il sindaco Iannozzi, parlando di sinergia con i Comuni dell’associazione Terre Peligne. Discorso che trova d’accordo il vicesindaco Marinucci, in merito sia al concetto di premere sui prodotti e le tipicità della noatra terra che di fare rete tra i paesi, convinto anch’egli che la sagra di Campo di Fano con il suo carico storico e culturale è importante per il turismo. Una realtà quella dell’aglio rosso in crescita, anche se la strada da fare è sempre tanta. Occorre, in realtà, la cultura dell’aglio, quella che ha permesso di riscoprire il prodotto negli ultimi anni, salvandolo e salvaguardandolo, riuscendo a ritagliare uno spazio che diviene sempre più importante.

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