ALBERGO DIFFUSO, A BREVE UNA LEGGE ANCHE IN ABRUZZO

Entro tre mesi anche l’Abruzzo avra’ una legge riguardante “l’albergo diffuso”. Il progetto di legge e’ stato illustrato questa mattina, a Pescara, dal presidente del consiglio regionale Nazario Pagano, e dell’assessore regionale al turismo Mauro Di Dalmazio. All’incontro hanno partecipato il presidente della Regione Gianni Chiodi, il presidente della Provincia di Pescara, Guerino Testa, il consigliere regionale Riccardo Chiavaroli, l’assessore provinciale al turismo di Pescara Aurelio Cilli. Testimonial dell’iniziativa Daniele Kihlgren, imprenditore e ideatore del progetto dell’albergo diffuso realizzato dieci anni fa a Santo Stefano di Sessanio. Il progetto di legge punta a valorizzare borghi e paesi con centri storici di interesse artistico e architettonico,anche abbandonati, che in tal modo possono recuperare vitalita’ e valorizzare vecchi edifici in disuso e al tempo stesso scegliere di sviluppare la ricettivita’ turistica senza edificare nuove costruzioni. “Con questo progetto di legge – ha detto il presidente Pagano – vogliamo valorizzare il nostro patrimonio artistico e i borghi antichi abbandonati. Questo e’ possibile attraverso un modello inventato da Daniele Kihlgren qui in Abruzzo. E’ la chiave di volta per un nuovo sviluppo e una nuova crescita economica per la nostra regione. L’Abruzzo ha le potenzialita’ per fare contemporaneamente un discorso di natura culturale e di economia turistica”. Da parte sua l’assessore Di Dalmazio ha evidenziato che il progetto di legge oltre a voler limitare lo spopolamento delle aree interne ha l’obiettivo di ricreare le condizioni per uno sviluppo economico legato al turismo compatibile. L’assessore ha poi sottolineato che oltre alla normativa e’ anche importante trovare le risorse per favorire le idee imprenditoriali: “dovremo quindi essere consequenziali con la programmazione di una parte delle risorse che reperiremo. Altrimenti sara’ difficile trovare imprenditori disposti ad avere la capacita’ e la ‘lucida follia’ che ha avuto Daniele Kihlgren qualche anno fa”. Daniele Kihlgren ha detto che l’esperienza di Santo Stefano di Sessanio dimostra “con i numeri che lo sviluppo e’ possibile anche impedendo la costruzione. Abbiamo puntato sulla valorizzazione di un luogo non costruendo ma facendo esattamente il contrario, con l’idea che il valore del patrimonio storico minore e’ fatto dall’integrita’ del costruito storico insieme al territorio”.