OFFICINA DEI SAPORI E IL SINDACO HANNO ACCOLTO DELEGAZIONE ROMENA
Una delegazione di dirigenti del Ministero della Lavoro e della Pubblica Istruzione della Repubblica della Romania ha visitato ieri l’Officina dei Sapori a Sulmona, con lo scopo di confrontarsi sull’analisi degli standard della programmazione didattica e della metodologia in campo formativo utilizzate dal Cescot Abruzzo. Osservare in sostanza i metodi di una scuola che insegna ai giovani diversi mestieri, come quello del pizzaiolo, del macellaio, del panificatore, finalizzati ad un più rapido inserimento nel mondo occupazionale. A fare gli onori di casa il direttore del Cescot Abruzzo, Angelo Pellegrino, insieme al vicepresidente della Confesercenti della Provincia dell’Aquila, Pietro Leonarduzzi, al Presidente della FIESA Regionale d’Abruzzo, Vinceslao Ruccolo. Ad accogliere la delegazione romena il sindaco di Sulmona Peppino Ranalli, alla sua prima uscita istituzionale, a poche dall’insediamento in Comune. Il lavoro è stato il primo impegno amministrativo per il neoeletto primo cittadino. L’interesse degli ospiti è stato quello di analizzare il sistema di raccolta e analisi dei dati significativi dell’Officina dei Sapori di Sulmona: il numero di allievi coinvolti nelle attività formative; le opinioni degli utenti e la condizione occupazionale post corso; la pianificazione di azioni concrete di miglioramento; la certificazione delle competenze: qualifiche, aggiornamenti, specializzazioni. “Gli ospiti hanno verificato la nostra offerta Formativa analizzandola alla luce del Sistema di Qualità certificata che ha come obiettivi: garantire che la qualità della didattica sia ben documentata, verificabile e valutabile; facilitare l’accesso alle informazioni, rendendole più chiare e comprensibili a studenti, famiglie ed esponenti del mondo del lavoro; favorire un processo di miglioramento continuo dei Corsi programmati” ha detto soddisfatto Pellegrino, ricordando che la scuola riesce a dare risposte adeguate alle aspettative di tutti i soggetti che hanno interesse rispetto al servizio formativo offerto: studenti, disoccupati, occupati precari, famiglie e mondo del lavoro nel suo complesso.