COMITATO GIOVANI: UN REFERENDUM PER LA VENDITA DI PALAZZO COLECCHI A PESCOCOSTANZO
I giovani di Pescocostanzo chiedono al sindaco un referendum sulla vendita di Palazzo Colecchi. Si sono riuniti in un comitato spontaneo i giovani che lo scorso week end hanno raccolto firme per avanzare la richiesta al primo cittadini di indire ai sensi dello Statuto Comunale un referendum consultivo in merito alla scelta di vendere l’ immobile monumentale settecentesco di alta valenza storica artistica ed architettonica.
āAbbiamo deciso di prendere questa iniziativaā dichiara Alessandro Di Pasquale promotore del comitato āa seguito della scelta del Comune di svendere un bene collettivo e in sole 36 ore abbiamo raccolto quasi 300 firme che abbiamo giĆ consegnato. Ci siamo fermati a 300 firme in quanto sufficienti per richiedere la consultazione popolare, ma cāĆØ un intero paese contrario alla vendita. Le motivazioni della vendita secondo lāamministrazione comunale sarebbero da imputare ai tagli attuati dal governo centrale; in realtĆ si tratta solo di scelte politiche avventate, mirate a svendere il patrimonio pubblico. Manca un piano di reinvestimento dellāeventuale incasso derivante dalla vendita dellāimmobile e soprattutto manca unāamministrazione dinamica capace di progettualitĆ a lungo termine. Ed allora vendere per fare cosa? Non manca chi sostiene lāesistenza di un potenziale acquirente e dāaltra parte chi ritiene che questo sia il modo piĆ¹ semplice per fare cassa ed utilizzare il ricavato per spese correnti. Se per far fronte alle spese di gestione ordinaria oggi si vende il patrimonio pubblico cosa venderanno i nostri figli domani? E soprattutto che ne sarĆ di Pescocostanzo.
Considerato che giĆ c’era una sottoscrizione popolare (circa 500 firme) che chiedeva di destinare quellāimmobile ad attivitĆ culturali e sociali appare chiara la volontĆ da parte dellāamministrazione comunale di escludere completamente la partecipazione dei cittadini alla gestione della cosa pubblica.
Le notevoli dimensioni, la posizione strategica allāinterno del centro storico e la presenza di un giardino esterno rendono il fabbricato adatto ad accogliere una molteplicitĆ di servizi ed opportunitĆ al cittadino. Pescocostanzo ed i Pescolani hanno bisogno di una Residenza per Anziani, di una sede del Parco Majella, e soprattutto di un centro Congressi con tutti gli annessi per la realizzazione del quale lāarea di pertinenza esterna si presta molto bene. Eā questo il modo lungimirante per offrire servizi e contemporaneamente posti di lavoro, presupposti fondamentali in un paese democratico.
La salvaguardia dellāimmobile, strettamente legata alla destagionalizzazione del turismo, potrĆ risultare fondamentali per la sopravvivenza del nostro piccolo borgo per cui crediamo che scelte politiche cosƬ importanti debbano essere sottoposte al giudizio della collettivitĆ a nostro parere decisamente contraria allāalienazione del bene.ā