SCONTRONE A DIFESA DELLA TRANSIBERIANA D’ITALIA

Intervenire presso la società Rete Ferroviaria Italiana R.F.I. al fine di scongiurare lo smantellamento dello scambio che immette sul binario direzione Sulmona nella stazione di Carpinone e di verificare il ripristino dei collegamenti ferroviari sia ordinari sia turistici lungo la direttrice L’Aquila-Pescara-Sulmona-Napoli. E’ la richiesta, deliberata all’unanimità nella seduta di ieri dal Consiglio comunale di Scontrone, da inviare alle Regioni Abruzzo, Molise e Campania. L’Amministrazione di Scontrone sottolinea in particolare l’importanza del collegamento Adriatico-Tirreno nello sviluppo economico interregionale e territoriale; l’ottimo stato in cui versano l’infrastruttura ferroviaria e le opere ingegneristiche, alcune di recente installazione, esistenti lungo tutto il tracciato; le straordinarie potenzialità turistiche di una tratta ferroviaria che attraversa borghi di valore storico-artistico, aree protette di raro pregio naturalistico e il maggior comprensorio sciistico dell’Appennino.

“Ci auguriamo di essere una delle tante Amministrazioni comunali che porteranno questa battaglia fino in fondo” afferma il Sindaco Ileana Schipani. “I cittadini delle aree interne pagano la loro quota di tasse per garantire il trasporto ferroviario e non si può pensare di dover subire passivamente la sospensione e, in prospettiva, addirittura la chiusura definitiva dell’esercizio ferroviario.” “Chiediamo piuttosto” continua il primo cittadino “che si mettano in campo tutti gli sforzi per definire le migliori soluzioni tecnico-economiche che portino al ripristino dell’originaria tratta Pescara-Napoli, come già suggerito dalle associazioni Assoutenti, TransIta Onlus e Amici della Ferrovia Le Rotaie Molise nei loro studi ed analisi. Noi siamo pronti a scommettere che il futuro di questo territorio possa passare attraverso la stessa linea che oltre un secolo fa portò questi luoghi ad uscire dall’isolamento. Come allora, investire sulla ferrovia significherebbe stare al passo con la modernità”