SILENZIO ELETTORALE, DOMENICA E LUNEDI SI VOTA

Campagna elettorale chiusa a Sulmona, muti e vuoti i due palchi da dove ieri sera fino a mezzanotte, nonostante freddo, vento e nuvoloni sono stati lanciati gli ultimi appelli, nel rush finale tra comizi senza memorabili emozioni o zampate finali da ricordare e “stati maggiori” della politica di casa altrui. Spenti microfoni e magafoni, riposte le vele naviganti da un capo all’altro di una città triste e sporca che rischia di morire nel sonno, mentre i volantini sulle auto si disciolgono sotto la pioggia e la popolazione, alle prese con i veri guai di ogni giorno, si prepara a scegliere per chi votare. Sempre se deciderà di farlo. Difficile, sotto tono e anomala questa competizione, segnata soprattutto da un lutto, dalla morte di un candidato sindaco stroncato da un infarto durante un incontro elettorale, e  da mani che una volta sulla coscienza, a funerale terminato, frementi per un posto da primo cittadino, sono scivolate via, proseguendo nel tentativo di convincere i sulmonesi che una volta a palazzo San Francesco la città cambierà. Polemiche sempre in punta di lingua anche prima dell’avvio della campagna elettorale,  tra primarie naufragate da una parte e primarie rinnegate e poi riconosciute dall’altra, e divisioni divenute baratro in uno stesso partito in corsa sul rotaie parallele. Parole, programmi, progetti, utopie. Chi sottovoce, chi con genialità e creatività, chi ripetendolo in ogni dove, chi ne ha fatto un tormentone e  chi non ha avuto il tempo. Sotto il palco: la gente normale che stanca e senza sorrisi resta a guardare.

 COME SI VOTA

 Urne aperte domenica 26 maggio, dalle 8 alle 22, e lunedì 27 maggio, dalle 7 alle ore 15. Al via poi le operazioni di scrutinio subito dopo la chiusura dei seggi e l’accertamento del numero dei votanti.   In caso di ballottaggio si tornerà a votare domenica 9 giugno, sempre dalle ore 8.00 alle ore 22.00, e lunedì 10 giugno, dalle ore 7.00 alle ore 15.00.

Nomi e cognomi dei candidati alla carica di sindaco, scritti in apposito rettangolo, riportano al fianco i contrassegni della lista o delle liste con cui il candidato è collegato.

L’elettore può votare: per una delle liste, tracciando un segno sul relativo contrassegno; il voto così espresso si intende attribuito anche al candidato sindaco collegato; per un candidato a sindaco, tracciando un segno sul relativo rettangolo, non scegliendo alcuna lista collegata; il voto così espresso si intende attribuito solo al candidato alla carica di sindaco; per un candidato a sindaco, tracciando un segno sul relativo rettangolo, e per una delle liste collegate, tracciando un segno sul relativo contrassegno; il voto così espresso si intende attribuito sia al candidato alla carica di sindaco sia alla lista collegata; per un candidato a sindaco, tracciando un segno sul relativo rettangolo, e per una lista non collegata, tracciando un segno sul relativo contrassegno; il voto così espresso si intende attribuito sia al candidato alla carica di sindaco sia alla lista non collegata (cd. “voto disgiunto”).

L’elettore potrà altresì manifestare non più di due voti di preferenza per candidati alla carica di consigliere comunale, scrivendo, nelle apposite righe stampate sotto ogni contrassegno di lista, i nominativi (solo il cognome o, in caso di omonimia, il cognome e nome e, ove occorra, data e luogo di nascita) dei candidati preferiti appartenenti alla lista prescelta, avendo però presente che, nel caso di espressione di due preferenze, queste devono riguardare candidati di sesso diverso, pena l’annullamento della seconda preferenza.

Per il ballottaggio il voto si esprime tracciando un segno sul rettangolo entro il quale è scritto il nome del candidato sindaco prescelto.

RISULTATI ELEZIONI SU MAXISCHERMO A PALAZZO SAN FRANCESCO