DISCUSSIONI ELETTORALI

 CASERMA BATTISTI, PROTEZIONE CIVILE E’ PURA FANTASIA E CONTRO LA LEGGE
“Mettere nella Caserma Battisti la sede regionale della Protezione Civile -come si legge oggi su un quotidiano locale- è pura fantasia. Chi dice questo innanzitutto non ha ben chiaro che la Protezione Civile non ha una struttura fissa, ma che -invece- si mobilita all’occasione, aggregando pezzi di varie amministrazioni e corpi dello stato, insieme alle forze del volontariato. Forse qualcuno pensa di fare come a Orvieto, dove la caserma del 3^ Reggimento “Guardie” è stata trasformata in un garage per i mezzi d’emergenza (anche lì doveva essere un “centro all’avanguardia di Protezione Civile…) e versa nel degrado.
Inoltre la legge sul federalismo demaniale dispone che i beni della Difesa debbano essere dismessi a titolo oneroso, per finanziare le spese del Ministero, come ebbe a ribadire -il 26 Maggio 2009- l’allora Sottosegretario Cossiga quando, chiamato ad esporre la posizione del governo in Commissione Difesa sulla proposta del Centrosinistra (poi approvata) di concessione della Caserma Pace all’Università dell’Aquila, affermò che la concessione gratuita di immobili militari non risponde al dettato normativo. Qualunque proposta che non parta da questo punto è fuori dal mondo e pura fantasia.
Come ha giustamente detto Peppino Ranalli domenica, noi proporremo un piano di valorizzazione urbanistica delle aree dove sono insediate le caserme e -rispettando la legge- daremo al Ministero un valore economico, tenendo per i cittadini di Sulmona il di più, che verrà utilizzato per edilizia residenziale sociale, spazi culturali e commerciali, servizi pubblici. Realizzeremo questi obiettivi aderendo innanzitutto al progetto ANCI patrimonio comune, nato per aiutare i comuni di medie dimensioni nel recupero degli immobili pubblici.
La nostra è una proposta seria, concreta e soprattutto nel solco di quanto la legge dispone per il trasferimento dei beni immobili militari non più strategici. Continuare con idee fantasiose e slegate dalla normativa significa solo continuare a girare a vuoto, perdendo tempo e rischiando che prevalgano il degrado o -peggio- le speculazioni”
 ANDREA RAMUNNO,
PORTAVOCE DELLA LISTA “CERTO CHE PARTECIPO”