FEDERICO “RESTO IL COORDINATORE LOCALE DEL PDL”

Un partito a due teste. Fabio Federico resta coordinatore di un partito che corre con un altro candidato nelle amministrative sulmonesi di maggio prossimo. Se per la senatrice Paola Pelino la posizione dell’ex sindaco, in qualitĆ  di coordinatore locale del Pdl, risulti insolita, come ha affermato ieri mattina durante la presentazione di Luigi la Civita Ā candidato sindaco in campo con il simbolo del Pdl, Federico non ci pensa proprio a dimettersi, appoggiando fermamente la campagna elettorale del candidato alla poltrona di palazzo Sa Francesco, Enea Di Ianni, suo vice uscente, correndo con il simbolo di Fratelli d’Italia. “Il simbolo ci interessa poco. Il nostro si chiama Sulmona e Ā lo portiamo stampato nel cuore al di lĆ  e al di sopra di tutti gli altri partiti” afferma Federico in occasione del taglio del nastro nel pomeriggio di ieri del comitato elettorale (del candidato Di Ianni) in piazza XX Settembre. “Nessuno mi ha chiesto di dimettermi da coordinatore del Pdl” ha detto ai nostri microfoni “Io mi comporterĆ² come il vice coordinatore del Pdl allorquando ha fatto campagna elettorale Ā per un partito fuori coalizione Ā e mi riferisco all’amico Donato Di Cesare, il quale da vice coordinatore provinciale alle politiche non ha fatto votare per la senatrice Pelino. Nessuno perĆ² gli ha detto niente”. Ripercorrendo i fatti, torna a ribadire di aver condiviso la candidatura di Di Ianni, sposando quanto deciso da un tavolo, di cui facevano parte “tutte le altre anime del centrodestra” e aggiunge “Si vedrĆ  alle elezioni che cosa accadrĆ ”. Ā Alla domanda se in caso di ballottaggio si potrĆ  assistere a un ricongiungimento con il Pdl, Federico risponde: “Io Ā non ho mai cercato di dividere, anzi ho sempre lavorato per unire, perchĆØ nello statuto del partito c’ĆØ scritto che il coordinatore faccia questa attivitĆ . Quanto accadrĆ  allā€™eventuale ballottaggio: ĆØ tutto un punto interrogativo non siamo certi, perchĆØ la certezza non ce l’ha nessuno, ma contiamo di arrivarci e anche in maniera corposa. Nel caso contrario valuteremo cosa sarĆ  meglio per la cittĆ : potrebbe essere che il Pdl faccia una proposta di governo sensata un programma convincente e chissĆ , potremo anche appoggiarlo. Ma ĆØ tutto da valutare e da vedere”