CAMPO DI GIOVE CHIEDE LA MEDAGLIA D’ARGENTO AL VALOR MILITARE

Ha intenzione di inoltrare richiesta per il conferimento della Medaglia d’Argento al valor militare il Comune di Campo di Giove. Alla stregua della vicina Sulmona, che la ottenne dal Ministero della Difesa nel 1990. Si fa leva sul fondamentale contributo apportato dai campogiovesi nell’aiutare i prigionieri in fuga, come sottolinea il vicesindaco Stefano Di Mascio in occasione della tre giorni del Freedom Trail- Sentiero della Libertà, durante la quale, nella seconda tappa della marcia internazionale proprio a Campo di Giove, è stata letta una lettera a testimonianza dell’epopea di campo di Giove negli anni del secondo conflitto mondiale (clicca qui). “Proprio facendo riferimento alla motivazione di Sulmona” spiega Di Mascio “in cui si evince come la comunità tutta di Campo Di Giove abbia aiutato, malgrado la drammatica povertà di allora, gli sfollamenti, l’assenza di gran parte della popolazione maschile, il terrore nazista, sia coloro che fuggivano verso le linee alleate sia quei combattenti alleati finiti dietro le linee nemiche. A Campo Di Giove” prosegue “si raccontano ancora numerosissimi episodi, che riguardano persone normalissime. L’accoglienza che sempre è stata data al Freedom Trail si rifà proprio a quello spirito diffuso di allora, di persone che appunto “si divisero il pane che non c’era”. Secondo Di Mascio “sarebbe un grande onore per il paese”. Spiega, poi, il valore che rappresenta per il suo concittadini la manifestazione, organizzata dall’associazione “Freedom Trail” e dal Liceo scientifico di Sulmona, sottolineandone l’importanza che solitamente rimane in sottofondo. Quasi sottintesa.

 

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MOTIVAZIONE SULMONA
Medaglia d’Argento al Valor Militare «Con integra fede negli ideali della Patria, con la fierezza delle genti peligne, con spirito di sacrificio, storico retaggio delle generazioni passate, temprate dal lavoro, dalla sofferenza e dal senso del dovere; con assoluto sprezzo del pericolo, i suoi figli di ogni età e ceto sociale, reagendo per circa dieci mesi all’occupazione nazista, alle fucilazioni, alle devastazioni, ai rastrellamenti ed alle deportazioni, scrissero una pagina gloriosa sulla resistenza e contribuirono a ristabilire i valori della democrazia e della libertà. La Città di Sulmona, con l’apporto eccezionale del Comune di Campo di Giove, ed in fraterna collaborazione con gli abitanti della ‘Conca di Sulmona’, ebbe a prestare notevole aiuto alle migliaia di prigionieri alleati, che, fuggiti dopo l’8 settembre 1943 dal locale campo di concentramento, furono posti in salvo nonostante le più feroci rappresaglie dell’invasore, alimentando la fiaccola della solidarietà e della fraternità fra gli uomini di ogni razza e nazionalità”. Sulmona, 27 agosto 1943 – 9 giugno 1944.»
— Ministero della Difesa – Roma, 13 febbraio 1990