“RIPENSIAMO IL TERRITORIO” PROPONE UNICA SOCIETA’ DI CALCIO
La promozione storica del Sulmona1921 in Serie D accende gli entusiasmi in Valle Peligna. I primi a farsi avanti sono i membri del movimento āRipensiamo il territorioā Ā il cui scopo ĆØ proprio quello di rilanciare il territorio peligno. Si legge in una nota, a firma di Antonello De Luca, il desiderio di creare una societĆ che comprenda tutte le realtĆ calcistiche della vallata, cosƬ da poter affrontare insieme le nuove sfide che si prospettano. Molto simile alla proposta, fatta nel 2010 ad Avezzano da Filippo Piccone, per creare unāunica squadra della Marsica. Il progetto ĆØ quello di rinforzarsi e non solo di mantenere la categoria, ma addirittura di scalare cime che, ora come ora, sembrano insuperabili. La proposta ha, perĆ², trovato pareri contrastanti: se, infatti, per alcuni ĆØ unāopportunitĆ per rilanciare il territorio, per altri, sorgono perplessitĆ velate di polemiche: i fedelissimi della compagine ovidiana si chiedono perchĆ© questo interessamento non sia arrivato prima. Ovvero quando nella scorsa estate il presidente Scelli aveva chiesto aiuto a tutto il territorio per affrontare la nuova stagione oppure durante le prime gare di campionato quando i ragazzi di Mecomonaco erano penultimi in classifica. Ben vengano, comunque, le proposte che mirano seriamente a rilanciare la Valle Peligna. Magari, per quanto riguarda lāambito calcistico, si potrebbe inizare dal basso: creando dalle giovanili unāunica societĆ calcistica che raggruppi tutti i ragazzi del comprensorio, dai primissimi anni di attivitĆ calcistica, per poi farli crescere e convergerli nelle varie societĆ oppure in unāunica squadra di riferimento.
Valerio Di Fonso
CHE COSāEā RIPENSIAMO IL TERRITORIO
Il movimento Ripensiamo il Territorio era nato lāestate scorsa sul motto āLāunione fa la forzaā. Un progetto pilota al fine di creare una grande municipalitĆ che abbraccia lāintero centro Abruzzo verso una stessa direzione. Legare paesi a 100 chilometri di distanza per fare fronte comune inglobando i 90 mila abitanti, da Castel di Sangro a Torre deā Passeri e Tocco da Casauria, passando per Popoli e per i centri piĆ¹ grandi come Sulmona e Pratola Peligna. Si tratta di un progetto pilota, unico in Italia.