OPPOSIZIONE, INSIEME A DIFESA DELL’ UFFICIO GIUDICE DI PACE A PRATOLA
L’opposizione tutta del Comune di Pratola chiede un Consiglio comunale straordinario per discutere del mantenimento degli Uffici Del Giudice di Pace in paese, la cui soppressione è prevista in seguito alla riforma. Fanno appello al sindaco, inoltre, affinchè convochi una conferenza dei Sindaci di Prezza, Raiano, Vittorito, Corfinio e Roccacasale per illustrare tutte le soluzioni al fine di evitare la chiusura, visto che la scadenza per richiedere il mantenimento ė fissata al 29 aprile prossimo. “Noi tutti non condividiamo questo provvedimento perché riteniamo che questo presidio di Giustizia sia importante per i cittadini e per le Imprese” scrivono in una nota congiunta i gruppi consiliari di minoranza Pratola Innanzitutto Pratola Sopratutto e Libera Pratola, gli extraconsiliari Grande Pratola e La Destra, e l’associazione giovanile Goccia Tricolore.
“Le ultime direttive del Ministero di Grazia e Giustizia danno la possibilità ai Comuni di provvedere al mantenimento economico della struttura, scaricando di fatto la responsabilità a chi governa nei Comuni interessati nella circoscrizione dell’Ufficio” spiegano. La Proprietà della struttura attuale degli uffici ė comunale, come anche i costi di gestione dell’immobile pari a circa 8 mila euro l’anno. “I comuni possono trasferire i rispettivi dipendenti comunali per sostituire le attuali unità lavorative presenti presso l’Ufficio del Giudice di Pace e possono consorziarsi tra di loro e quindi affrontare i costi del mantenimento proporzionalmente al numero degli abitanti” aggiungono nella nota “I costi dei giudici e i corsi formativi dei dipendenti restano a carico del Ministero di Grazia e Giustizia. Riteniamo e siamo convinti che il consiglio Comunale di Pratola analizzerà in maniera attenta e con senso propositivo la risoluzione del problema. Abbiamo la ragionevole opinione che la soluzione può essere trovata se l’argomento lo affrontiamo subito e con il giusto spirito al fine di raggiungere l’obiettivo con costi non eccessivi”. Proviamoci tutti” concludono “con impegno e lasciamo da parte le appartenenze politiche per difendere i nostri territori e l’interesse di noi tutti e delle generazioni che verranno”.