L’EMIGRAZIONE CON GLI OCCHI DEGLI STUDENTI DEL “VICO”

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Quelli che chiamano Patria ciò che noi chiamiamo Paese. Un viaggio nel mondo dell’emigrazione con gli occhi dei giovani, degli studenti che sono andati fin oltreoceano per documentare e raccontare quello che fu il sogno americano, attraverso testimonianze dirette, ricostruendo storie di vita, intervistando emigrati tornati nel paese natio, guardando da vicino tappe e luoghi, sulle orme di chi lascia la propria terra per cercare fortuna. Quando con la valigia di cartone si armavano di coraggio e partivano verso l’America, senza conoscere la lingua, a volte senza nemmeno avere i riferimenti d’appoggio. I sacrifici degli emigranti e la storia di chi era costretto a morire di fame pur di inseguire il proprio sogno sono quelle che ritroviamo nei grandiosi scritti dell’introdacquese Pascal D’Angelo, “il poeta della pala e del piccone” come veniva definito l’autodidatta dalla critica americana degli anni venti. Questa mattina, in un interessante incontro di cultura a palazzo Sardi, è stato presentato “La Merica”, che raccoglie il materiale prodotto, frutto di un impegno tenace di docenti e studenti del Liceo “Vico” di Sulmona. A relazionare durante il convegno, alla presenza della dirigente scolastica Caterina Fantauzzi, c’erano Domenico Logozzo, giornalista in pensione del TGR Rai, Goffredo Palmerini, autore del volume “L’Altra Italia”, il presidente della Comunità Montana Peligna, Antonio Carrara, e alcuni rappresentanti delle comunità abruzzesi in America, tra cui Angelo Di Ianni, Filippo Frattaroli e Domenico Susi. La corrispondenza epistolare tra emigranti e le famiglie, le storie di vita quotidiana, dal lavoro alla religione, la nostalgia di casa, di quella che loro continuano a sentire come patria, fotografie, lettere, passaporti, le interviste, l’incontro con la comunità di Boston, con i personaggi chiave come Pascal D’Angelo, Michele Celidonio e Angelo De Bartolomesi, ma anche il metodo di ricerca, la visita di Ellis Island che ha consentito la conoscenza dettagliata di tutte le procedure di accoglienza e di selezione dei nostri migranti. E’ tutto nel volume, dedicato a Mark Frattaroli, seconda pubblicazione degli studenti, che si presenta come ricerca sociologica, ma anche come traccia e testimonianza affinchè il tempo non cancelli sacrifici, sforzi e lacrime. Il testo documenta un percorso formativo intrapreso diversi anni fa, con uno studio statistico svolto con il supporto dell’agenzia Celidonio e del Comune di Sulmona. Gli studenti hanno effettuato una vera e propria ricerca d’archivio per individuare gli spostamenti verso il nuovo continente, dalla fine dell’Ottocento alla seconda metà del Novecento. A corredare la bella iniziativa odierna una mostra con foto d’epoca esposta lungo la scalinata di palazzo Sardi.

<che la mia anima erompa dalla sua crisalide di forzata ignoranza e voli verso il fiore della speranza, come una sontuosa farfalla adorna di mille pensieri di bellezza>. Pascal D’Angelo.

g.s.

 

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