CONTRIBUTI AUTONOMA SISTEMAZIONE, FAMIGLIE SULMONESI IN ATTESA
Scaduto il contratto al 31 dicembre 2012 cinquantacinque famiglie terremotate a Sulmona sono in attesa dei contributi da palazzo San Francesco che possano continuare a garantire la sistemazione, dato che quel terribile sisma di quattro anni fa, che distrusse L’Aquila, danneggiò rovinosamente anche proprie abitazioni. Da Giugno a Dicembre 2012 il Comune aveva firmato la proroga sia per i rimborsi inerenti i così detti fitti concordati con i proprietari di appartamenti nel capoluogo peligno, come previsto dall’amministrazione comunale, sia i contributi forfettari per l’ autonoma sistemazione, corrispondenti a 400 euro circa. Da quattro mesi la situazione è al palo. Sarebbe il Commissario prefettizio, in qualità di capo protezione civile, dato che ha assunto i poteri sostitutivi di sindaco, giunta e consiglio comunale, a dover occuparsi del provvedimento tirando fuori dalle casse comunali circa 22 mila euro. “Avevo fatto una relazione al sindaco” afferma Nicola Guerra ex assessore comunale, spiegando che a settembre scorso in sanatoria è stato coperto il pagamento da giugno e dicembre. Il problema non sarebbe tanto la celerità dei rimborsi, ma i timori e le preoccupazioni dei proprietari sono quelle di rischiare di restare a bocca asciutta. Situazione, dunque, non facile per le famiglie sulmonesi. Siamo alla vigilia di quel 6 aprile, data ormai divenuta emblematica. “Non sara’ mai piu’ un giorno come tutti gli altri per gli Aquilani e per gli Abruzzesi” ha detto il Presidente del Consiglio regionale, Nazario Pagano. “In questo giorno, come quattro anni fa, si rinnova il dolore per le vittime, ci si interroga su quello che si sarebbe potuto fare per prevenire tanta distruzione, ci si chiede se i giovani, all’Aquila, hanno ancora un futuro, viste le speranze tradite a causa di una rinascita difficile e complicata – rileva ancora Pagano – Il 6 aprile e’, comunque, il giorno del silenzio, del rispetto del dolore, in cui la politica militante deve fare un passo indietro e le Istituzioni collocarsi al fianco dei Cittadini, nella consapevolezza che, sopra tutto, in questo giorno non hanno diritto di cittadinanza protagonismi e recriminazioni. Forte e convinta sostenitrice di questo atteggiamento rispettoso e appartato – conclude il Presidente – la massima Istituzione regionale ricordera’ il drammatico evento del 2009 e le 309 vittime in apertura della seduta del Consiglio regionale del 9 aprile prossimo”.