ERGASTOLANO TIENE SOTTO SCACCO L’INFERMERIA

Ergastolano cosparge sistematicamente le pareti della cella con materiale fecale rendendo irrespirabile l’aria del reparto infermeria del carcere di Sulmona per protestare contro  la mancata concessione di un pc  richiesto più volte per tenerlo nella sua cella. Tassativamente vietato dall’istituto di pena di via Lamaccio.  E’ la singolare protesta messa in atto da un detenuto coprofilo quarantunenne di origine siciliana il quale, secondo i medici del penitenziario peligno, non soffrirebbe di particolari patologie psichiche. L’organizzazione sindacale Uil penitenziari  è intenzionata a chiedere alla Direzione determinazioni in merito non escluso il trasferimento immediato dello stesso in altro istituto di pena. Da diverso tempo quetsa azione renderebbe difficilissimo e alquanto insalubre il servizio dei poliziotti penitenziari i quali, per effettuare le consuetudini operazioni di controllo delle camere detentive,  sono costretti a indossare speciali scafandri ed armarsi dei più disparati dispositivi di protezione individuale  per evitare il contatto con gli escrementi del recluso che, inoltre, ha più volte distrutto le suppellettili e i sanitari nel bagno della sua stanza dietro le sbarre.  La Uil penitenziari, in una nota, si dice preoccupata della reiterazione della protesta del detenuto il quale ha anche più volte effettuato lo sciopero della fame e della sete, mettendo così costantemente in difficoltà tutti gli operatori penitenziari, i sanitari ed il personale paramedico. “Il puzzo che ne deriva” racconta il sindacato “infastidisce inoltre le decine di detenuti che occupano il reparto infermeria, il quale proprio per le peculiarità che detiene di essere reparto riservato al contenimento di detenuti infermi non certo si confà alla situazione denunciata. Alla Direzione chiederemo determinazioni in merito non escluso il trasferimento immediato dello stesso in altro istituto di pena”.