LE PRIMARIE STANNO DIVENTANDO UN CASO NAZIONALE
Le primarie a Sulmona stanno diventando un caso nazionale. Questa mattina “Italia Oggi” racconta che “A Sulmona vince l’Idv ma per il Pd non vale”. Non fa bella figura, ancora una volta, la città di Ovidio, mostrando il fianco peggiore di una politica, la quale, forse, ancora non fa i conti con il risultato delle scorse elezioni che hanno visto l’ascesa del movimento di Beppe Grillo. Ancora nessuna decisione di fatto è emersa nel faccia a faccia di ieri sera, nell’incontro del centrosinistra, tra Pd, Sel e Peppino Ranalli per rispettare quella famosa Carta d’intenti delle primarie e chiarire la situazione. L’assemblea sarà aggiornata al prossimo venerdi 15 marzo quando si incontreranno nuovamente. Fermo nella sua posizione Ranalli, candidato sindaco in pectore, non farà alcun passo indietro, nonostante nessuno abbia avanzato una richiesta ufficiale di farsi da parte. Si dice pronto a convocare il popolo delle primarie, dato che il Partito Democratico il 22 marzo riunirà gli iscritti e simpatizzanti. Se nel Pd si sarebbero create due linee di pensiero, una a favore del rispetto delle primarie e della scelta che quasi tremila persone hanno fatto votando al ballottaggio tra Ianammorelli (Pd) e Ranalli (Idv), sborsando un euro e attendendo lunghe file, ha le idee chiare Sel, che per voce di Nicola D’Alessandro, il coordinatore cittadino, ribadisce nuovamente la posizione di non tradire le primarie e di continuare ad appoggiare il candidato Ranalli. Restando nelle regole. Sembra, dunque, che il cielo anche sopra queste primarie continui a farsi sempre più grigio.