CONSIGLIO COMUNALE APPROVA PIANO CASA

Consiglio comunale di Sulmona ha approvato questa mattina il piano casa  (15 favorevoli: Rialzati Abruzzo, Psi, Pdl; 5 gli astenuti: Pd, Lista Civica, Sel, Idv). Non sono mancate le polemiche, in quanto la minoranza ha criticato un’approvazione frettolosa e tardiva, sostenendo di aver agito solo per senso di responsabilitá come ha sottolineato il consigliere Peppino Ranalli considerandolo “un provvedimento atteso dalla città ecco, quindi, che abbiamo agito in maniera responsabile cosi come abbiamo fatto con la normativa sulla liberalizzazione del commercio”. Replica il sindaco Fabio Federico: “La responsabilitá l’opposizione avrebbe dovuta averla prima, dato che ha mandato deserte tre Commissione e un Consiglio comunale dove non si era presentata. Quindi sono loro che mi vogliono far restare “. Si tratta di una legge che riguarda interventi di microedilizia, mirando alla riqualificazione del patrimonio  esistente e delle zone degradate. I cittadini avranno, così, la possibilitá di ampliare e ristrutturare gli edifici  usufruendo delle premialità.  Nel caso delle strutture residenziali la volumetria potrà essere ampliata fino al 50%, mentre per le non residenziali è prevista la soglia del 35%. In sostanza, come ha spiegato l’assessore Paolo Di Mascio, che plaude l’approvazione (clicca qui)  con questa legge si dà la possibilitá a chi é proprietario degli edifici di ampliarli fuori dai vincoli del prg e sará possibile risanare anche situazioni con strutture abbandonate. Successivamente in un’animata seduta viene sia bocciata la mozione presentata dal consigliere Antonio Iannamorelli in merito alla scelta degli scrutatori della nomina diretta da parte della Commissione elettorale, sia approvata la pregiudiziale del consigliere Vittorio Masci, forte dell’esistenza di una legge in merito. Rinviati gli altri argomenti importanti e attesi che erano all’ordine del giorno, come il liceo Classico, il ponte di via Gorizia (il quale dovrà essere integrato, pertanto rimandato).  Si sono scaldati gli animi soprattutto in merito alla questione della viabilitá, secondo Rapone la maggioranza e l’amministrazione sono “arrivate alle elezioni senza essersi preoccupate per cinque anni della questione della viabilitá”. Sul tavolo c’era la discussione riguardo la rotatoria lungo la statale 17 all’altezza degli impianti sportivi dell’Incoronata (progetto che risale alla ex Giunta) , e la strada di collegamento all’ospedale che sfocia sulla variante, a cui il primo cittadino Federico teneva. Il consigliere Iannamorelli: “Sul ponte di via Gorizia la città intera ci chiede di fermarci. E’ un tema importante”. Situazione che và a rafforzare la loro richiesta del rinvio degli altri punti all’ordine del giorno. Con undici voti della minoranza contro i dieci della maggioranza si mette un punto alla seduta nell’aula consiliare. “Stiamo agendo con lo stesso senso di responsabilita utilizzato dimostrando che Federico non ha la maggioranza” ha ribadito il Consigliere Ranalli “sui provvedimenti urbanistici di programmazione abbiamo ritenuto opportuno chiudere il Consiglio comunale perche i provvedimenti devono essere condivisi dalle forze politiche”.  A margine della riunione, il sindaco ha annunciato la sua disponibilità a ricandidarsi con il centrodestra, dopo aver spiegato la questione delle due dimissioni, sostenendo che la responsabilità è della minoranza in quanto egli aveva promesso che avrebbe mollato la poltrona solo se fossero stati recepiti il piano casa e il provvedimento  dell’esternalizzazioni dei servizi ambientali “se i consiglieri di opposizione non vengono alle Commissioni e ai Consigli comunali devo pensare che sono loro a volermi far restare qui”.