SI E’ SPENTO FILIPPO TELLA
Si è spento questa sera Filippo Tella. Aveva compiuto novantanni lo scorso dicembre. Purtroppo qualche ora fa ha lasciato nel dolore la sua famiglia, i figli, i nipoti e quanti gli sono stati accanto volendogli bene. L’instancabile presidente e fondatore della Camerata Musicale Sulmonese, ideatore del prestigioso Concorso Internazionale di Canto lirico “Maria Caniglia”, Fondatore e Presidente dell’Ateneo Internazionale della Lirica dal 1996, uomo di grande cultura e signorilità non ha fatto in tempo a tagliare il traguardo dei 60 anni della prestigiosa istituzione sulmonese. Il prossimo 17 marzo, infatti, c’è da giurarci, si sentirà ancor più intensamente la mancanza di Filippo Tella, sarà un vuoto enorme per tutti coloro che lo hanno amato e rispettato, ma sopratutto per gli appassionati della buona musica che per tanti anni hanno potuto ascoltare, grazie a lui, i più grandi musicisti del mondo a due passi da casa loro. Un onore per Sulmona annoverarlo tra i cittadini che hanno caratterizzato oltre mezzo secolo di attività culturale di questa città.
I funerali si celebreranno domenica alle ore 15 nella chiesa di Santa Maria della Tomba a Sulmona
“La scomparsa di Filippo Tella” scrivono in una nota i componenti della Camerata Musicale Sulmonese “rappresenta una perdita incolmabile per la cultura musicale di Sulmona e dell’intero Abruzzo. Egli è stato per sessant’anni appassionato e instancabile organizzatore delle attività delle principali istituzioni musicali cittadine, sognatore concreto, ideatore e genitore di strutture destinate a far crescere la cultura di Sulmona di cui era pazzamente innamorato. E’ riuscito in tutto quello che progettava; capace di coinvolgere intere generazioni, e di dare ai giovani l’opportunità di vivere esperienze che ne hanno segnato la vita, propugnando con le attività concertistiche, dei concorsi e dei corsi di formazione musicale la crescita di nuovi talenti. I 1191 concerti, le 29 edizioni del concorso internazionale di canto, i corsi di alta specializzazione dei cantanti lirici, l’auditorium dell’Annunziata, sono la imponente eredità che egli lascia alla Città”.