DELITTI IN FAMIGLIA IN AUMENTO, IDV “FENOMENO SOTTOVALUTATO”

SULMONA – Il drammatico fenomeno del feminicidio, dei delitti che continuano ad avvenire in famiglia è stato l’argomento principe di un convegno che si è svolto ieri a Sulmona, organizzato dall’Idv. A sviscerare il tema di un fenomeno in allarmante crescita è stata Susanna Loriga, psicologa e criminologa direttore del Cesad. Dati alla mano (80% omicidi avvengono a causa delle separazioni, 85% dei caso l’uomo uccide la donna perchè non accetta di essere lasciato. Prima del 2006 era la mafia che aveva il primato dei delitti, poi inversione di tendenza facendo registrare 146 omicidi dalle cosche mafiose di contro  ai 176 nelle mura domestiche)  la dottoressa ne ha spiegato le molteplici forme di reato che conducono all’omicidio (sindrome di Medea, sindrome di Mounchausen, mass mather family, infanticidi), sostenendo l’importanza di un tribunale della famiglia con competenza, premendo su prevenzione, sostegno e rispetto dei diritti: questo potrebbe fare la grandezza di uno Stato. Convinta che si debba fare maggior informazione e non allarmismo. Punta sulla famiglia e sottolinea quanto terribile possano essere anche le forme di violenza psicologica. La delittuosità all’interno delle mura familiari, come ha riferito il senatore Alfonso Mascitelli, coordinatore Idv in Abruzzo capolista “Rivoluzione Civile” , è un problema sempre troppo sottaciuto, sostenendo che una delle cause delle morti improvvise delle donne dai 16 ai 50 anni è proprio l’omicidio in famiglia. Silenzio e apatia avvolgono questa grave problematica nei governi e nei parlamenti. Facendo riferimento al fatto che i centri antiviolenza sono pochi, mal distribuiti e scarsamente finanziati, il senatore ha ricordato che “a maggio come gruppo parlamentare siamo stati costretti a presentare un ordine del giorno che impegnava il Governo a sottoscrivere una convenzione per la lotta e prevenzione contro la violenza in ambito familiare. Una risoluzione fatta votare all’unanimità a Istanbul. Nel settembre 2012 abbiamo fatto sottoscrivere, con le altre formazioni politiche, un’altra risoluzione per sollecitare il Governo a sottoscrivere la convenzione fatta ed elaborata dal Consiglio europeo, a cui doveva far seguito un disegno di legge di ratifica votato da tutto il parlamento, presentato però a camere sciolte. Nell’articolo 8 del trattato del Consiglio europeo c’è un riferimento, che poi è la sintesi del perchè questa sera siamo qui: la violenza di genere è una grave violazione dei diritti civili”.  Che ad oggi ci sia una riduzione progressiva degli investimenti nel sociale lo sa bene il consigliere regionale Carlo Costantini, candidato alla Camera “Rivoluzione Civile-Ingroia” , il quale ha sottolineato come “servano i servizi sociali efficienti”, ecco che, dopo aver toccato il fenomeno dal punto di vista giuridico e politico, spiega che la politica ha il dovere di fornire i rimedi.

                                                                                                                                                                                                                                                                         g.s.