OSPEDALE, ATTESA PER I MODULI ANTISISMICI
SULMONA – Bisognerà attendere ancora la fine di Febbraio per conoscere la situazione in merito alla realizzazione dei moduli antisismici, in cui sarà trasferita l’ala vecchia dell’ospedale di Sulmona. Lo ha comunicato ieri mattina a Sulmona il manager della Asl Giancarlo Silveri, dopo oltre tre mesi dall’annuncio nell’aula consiliare in una riunione con i sindaci e sindacati del territorio, alla presenza degli assessori comunali e del presidente della Comunità Montana Peligna. “Abbiamo dato incarico alla Facoltà di Ingegneria dell’Università dell’Aquila di studiare le tecnologie per il consolidamento dell’ala nuova dell’ospedale. Il tempo a disposizione era fino alla fine di febbraio, ma abbiamo però chiesto di anticipare la data cosi da accelerare” ha detto il direttore generale ai nostri microfoni “Nel contempo” ha aggiunto “abbiamo acquisito gli elementi indispensabili per bandire la gara d’appalto europea per acquistare le strutture modulari. Stiamo studiando per bene e secondo la tempistica necessaria al fine di evitare disagi. Credo che tra otto o nove mesi vedremo le prime realizzazioni, ma aspettiamo i risultati dell’Università per dare risposte precise”. Ha concluso l’intervista Silveri annunciando che tornerà a Sulmona entro la fine del mese per dare concretezza dello stato del’arte del Santissima Annunziata.
Nella rapida assemblea che si svolse lo scorso ottobre il manager dell’azienda sanitaria locale annunciò che la nuova struttura ospedaliera sarà pronta entro due anni (la prima fase dovrebbe concludersi a fine 2013) composta dai moduli antisismici di 3200 metri su quattro piani ognuno di 800 metri quadrati (di cui 1200 da acquistare con fondi Asl e 2000 in locazione con diritto di acquisto da sistemare nella parte retrostante dell’attuale presidio) e dall’ ala nuova che sará messa a norma e consolidata. Costo complessivo 34 milioni di euro. Il piano terra delle strutture modulari sarà dedicato ai servizi, al primo ci saranno le degenze, al secondo due sale operatorie e una sala parto, con collegamento diretto al secondo piano dell’ala nuova, mentre il terzo piano ospiterá pediatria, ostetricia, ginecologia e il nido. Previsto anche il potenziamento delle due sale operatorie esistenti nel nosocomio attuale. La seconda fase, invece, consiste nella realizzazione di ulteriori strutture antisismiche fino al raggiungimento di dieci mila metri quadrati mediante l’utilizzo di fondi ex articolo 20. A tal fine potranno essere usate anche le somme derivanti dall’eventuale vendita di immobili non utilizzabili a fini d’istituto. Nella terza fase sará adeguata e consolidata l’ala nuova dell’ospedale attuale di circa dieci mila metri quadrati, al costo totale di 12 milioni di euro, utilizzando fondi futuri ex articolo 20. La demolizione dell’ala vecchia, che nel frattempo sará in disuso farà parte della fase conclusiva.