DIOCESI SULMONA E TERRA VIVA FIRMANO UN PATTO PER IL LAVORO

Privilegiare i prodotti dell’agricoltura, dell’allevamento e dell’artigianato del territorio del Centro Abruzzo sia come garanzia della loro genuinità che per creare occupazione attraverso l’impiego di giovani nelle aziende locali. E’ questo lo scopo del patto firmato tra la Diocesi di Sulmona-Valva e il consorzio Terra Viva che riunisce una sessantina di aziende peligne. A firmare il patto, nella sala della curia diocesana, il vescovo Michele Fusco e il presidente del consorzio, Nunzio Marcelli. “In un’epoca nella quale è fallita l’industrializzazione, che ha sottratto spazi all’agricoltura e all’allevamento è importante sfruttare le risorse e le potenzialità dell’economia locale, per creare nuovo lavoro e per tornare a prodotti genuini” ha sottolineato Marcelli. L’iniziativa del patto è legata anche al progetto Policoro attivato dalla Chiesa italiana e da dieci anni avviato anche a Sulmona. A spiegare le ragioni del patto è stato il responsabile diocesano, Francesco Di Pietro. “In campo nazionale e anche locale la crescita del tasso di disoccupazione giovanile è sempre più elevata – ha sottolineato Di Pietro – il progetto Policoro, nato per iniziativa della Chiesa italiana vuole essere proprio un incentivo a rimettere in moto l’economia, sia valorizzando i prodotti locali che accrescendo le possibilità di lavoro per i giovani residenti nel territorio”. La Chiesa italiana e quindi la diocesi di Sulmona-Valva vogliono essere sempre più attente verso il problema della disoccupazione giovanile e per questo il vescovo Fusco ha sostenuto fortemente il patto sottoscritto, avviando una collaborazione che si auspica porti risultati concreti a beneficio delle aziende locali e della necessità di lavoro. “La chiesa è sempre attenta alle necessità della persona e alla sua dignità e perciò vuole fare la sua parte nel cercare soluzioni al grave problema occupazionale – ha concluso il vescovo – l’importanza del patto oggi sottoscritto si sostanzia anche nel fare rete tra le diverse aziende e la diocesi, attraverso il progetto Policoro, proprio per valorizzare quanto esiste già nel nostro territorio creando lavoro e occupazione”.