L’OPPOSIZIONE SI DIVIDE SUL MANIFESTO CONTRO L’ACCORDO CASINI-PD: BIANCHI NON LO FIRMA
Prende le distanze dalla minoranza il consigliere comunale Elisabetta Bianchi che decide di non firmare il nuovo manifesto di attacco all’amministrazione comunale con gli altri capigruppo di opposizione. Manifesto che rischia di avere un effetto-boomerang. Un rifiuto che ha sorpreso gli altri consiglieri della minoranza, provocando malumore e sospetti. C’ĆØ infatti chi sostiene che il consigliere Bianchi, sentendosi giĆ presidente del Consiglio comunale “in pectore”, abbia preferito restarsene da parte, recitando da subito un ruolo super partes. Secondo il consigliere comunale invece l’iniziativa di un nuovo manifesto, che in effetti non dice nulla di nuovo rispetto a quanto giĆ detto in questi giorni, ĆØ una trovata sterile. Anche perchĆ© i capigruppo firmatari del manifesto, Balassone, Perrotta, Pingue, Salvati e Tirabassi, secondo Bianchi avrebbero dovuto contestare il programma della nuova amministrazione e non invece limitarsi alla sola critica dell’accordo con il Pd. Il manifesto prende di nuovo di mira il sindaco Annamaria Casini che avrebbe preferito perdere la faccia pur di conservare la poltrona e che continuerĆ a fare solo promesse illusorie. Poi parla di “stravaganti acrobazie” da cui ĆØ nato l’accordo con il Pd. E muove un duro attacco all’ex sindaco Bruno Di Masci “che non disdegna di andare a braccetto con la Casini fino a ieri bersaglio di corrosivi giudizi e perfino di insulti legati alla sua presunta incapacitĆ e inadeguatezza politica”. Per la minoranza quello offerto dalla soluzione della crisi a palazzo S.Francesco sarebbe “uno spettacolo indecoroso al quale Sulmona non meritava di certamente di assistere e che i cittadini ricorderanno per la sua spregiudicatezza politica e la sua intollerabile disinvoltura”. E stavolta a firmare il manifesto ci sono anche il consigliere comunale Roberta Salvati, che per la prima volta firma un documento contro il sindaco e il consigliere comunale Fabio Pingue, che aveva ritirato la firma dal manifesto sulla “giunta truffa” e che ora invece ha deciso di firmare.