CRISI AL COMUNE, LA MINORANZA CHIEDERA’ UN CONSIGLIO DI VERIFICA

Con tutta probabilità sarà il Consiglio comunale, da convocare d’urgenza sulla crisi a palazzo S.Francesco, a fare una verifica dello stato di salute dell’amministrazione comunale e della maggioranza civica, dopo la recente uscita annunciata dal gruppo di Avanti Sulmona, collocatosi all’opposizione, con le dimissioni dell’assessore Antonio Angelone. I tempi dunque per le dimissioni contestuali di cui si parla con insistenza in questi ultimi giorni sembrano destinati ancora ad allungarsi. Incontri e riunioni informali si sono moltiplicati nei giorni successivi alle elezioni regionali e la minoranza, rafforzata dalla presenza di Avanti Sulmona, con Fabio Pingue e il presidente del Consiglio comunale, Katia Di Marzio, fa pressing sulla maggioranza perché chiarisca, a questo punto, come intenda andare avanti, visto che al momento non ci sono più i numeri. L’appello lanciato dal candidato regionale Mimmo Di Benedetto, per ricompattare l’area di centrosinistra, che in città ora conta su circa tremila voti, fino a questo momento non ha sortito effetti concreti. Se infatti una parte della minoranza, in particolare quella di centrodestra insieme ai civici Perrotta e Balassone, punterebbe a dimissioni contestuali immediate, un’altra parte, quella del Pd, sarebbe più propensa ad andare alla convocazione consiliare, così che siano chiarite davanti alla città le contraddizioni, incertezze e lacune che segnano la condotta della giunta Casini e della maggioranza civica, che per l’opposizione ormai da un anno a questa parte ha già certificato il suo fallimento. Solo dopo la seduta consiliare potrebbe concretizzarsi il passaggio finale alle dimissioni contestuali e sancire la fine anticipata della consiliatura, licenziando il sindaco Annamaria Casini, eletta nella primavera del 2016. Da parte invece della maggioranza si attendono le mosse della minoranza alle quali si guarda con naturale apprensione. Nella coalizione civica si valuta l’ipotesi di un vertice da fare in settimana accogliendo la proposta lanciata dal consigliere comunale Roberta Salvati. Inoltre c’è anche da decidere la nomina dell’assessore che prenderà il posto in giunta lasciato dal dimissionario Angelone.