FIRMATA LA CONVENZIONE PER IL RILANCIO DELL’ABBAZIA, DELL’AREA CELESTINIANA E DEL CAMPO 78

Un sistema turistico con al centro l’Abbazia celestiniana per valorizzare il complesso monumentale, l’area celestiniana con l’eremo, gli scavi d’Ovidio e il Campo 78 di Fonte d’Amore attraverso una nuova visione che unisca antico e moderno e che porti a uno sviluppo economico del territorio. È questo in sintesi l’obiettivo del progetto “Lo Spirito d’Abruzzo”, la cui convenzione tra Regione e Comune è stata sottoscritta il 31 dicembre scorso. Lo riporta oggi il quotidiano Il Centro in un articolo di Claudio Lattanzio. Si tratta di un passo fondamentale per avviare la realizzazione di un’iniziativa ritenuta strategica per l’intero comprensorio e per l’Abruzzo stesso. Un progetto finanziato con 12 milioni di euro dalla Regione, attinti dall’Unione Europea voluto fortemente dall’ex assessore alle aree interne Andrea Gerosolimo. L’intervento mira alla creazione di un distretto dello spirito e della conoscenza che valorizzi le potenzialità attrattive dell’intera area ai piedi del Morrone. In particolare si vuole fare di questo distretto un centro di alta formazione, uno spazio culturale per mostre, concerti e rassegne cinematografiche, un luogo di conoscenza e promozione delle tradizioni abruzzesi con particolare attenzione all’identità dell’Abbazia come centro di spiritualità. Tra i diversi progetti spicca quello di creare all’interno dell’Abbazia, un centro internazionale per il dialogo interreligioso dedicato alla figura di Celestino V con il partenariato della chiesa diocesana. Nel nome , invece del giurista Capograssi lo stesso complesso potrà diventare sede di un centro internazionale di studi giuridici per l’alta formazione nei vari campi della scienza giuridica in collaborazione con le università abruzzesi ed anche straniere. Nell’ala orientale della monumentale struttura celestiniana sarà allestita un’area ricettivo-alberghiera per ospitare quanti svolgeranno attività periodica come corsi di aggiornamento, congressi, o più semplicemente turismo. La riqualificazione riguarderà anche l’eremo di Sant’Onofrio. Sarà risistemato il sentiero che porta al luogo dove Fra’ Pietro da Morrone trascorsa buona parte della sua vita eremitica, sarà ristrutturato l’edificio dello chalet e per oltre un decennio punto di ristoro e di informazione per turisti e visitatori, da anni lasciato in completo abbandono e al centro di numerose polemiche. Un nuovo look avrà anche iulk piazzale di sosta delle auto adiacenti allo chalet. Per quanto riguarda il Campo 78 che fu luogo di prigionia sia nella Prima che nella Seconda Guerra Mondiale, potrà diventare un importante parco della memoria, attraverso un suo completo recupero. Così come sarà valorizzata l’intera area degli scavi d’Ovidio e del tempio di Ercole Curino dove fu rinvenuta la preziosa scultura bronzea dell’Ercole Curino custodita nel museo archeologico di Chieti e che potrebbe tornare nel luogo naturale. Nella convenzione tra Comune e Regione si evidenzia che l’intero intervento dovrà avere durata massima di un anno e dovrebbe concludersi entro il dicembre del 2019. “Con questa convenzione mettiamo mano, finalmente, ad un grande progetto al quale questa amministrazione comunale e la Regione hanno lavorato a lungo con la convinzione di valorizzare finalmente un’area così ricca di beni culturali e storici”, afferma il sindaco Annamaria Casini, “un’area dalle grandi potenzialità che vanno valorizzate in modo intelligente affinché costituiscano il volano di un rilancio economico e sociale che veda a braccetto cultura e turismo”. Una grande opportunità per il territorio che non deve essere assolutamente sprecata.