SENZA BRACCIALETTO ELETTRONICO NIENTE DOMICILIARI PER DI LORENZO
Manca il braccialetto elettronico e Stefano Di Lorenzo, il 39enne di Sulmona, finito dietro le sbarre per l’irruzione al cento di accoglienza di Sulmona, dovrĆ restare nel carcere di Pescara fino a quando dal ministero della Giustizia non ne sarĆ reso disponibile uno. E questo nonostante il Tribunale della LibertĆ gli abbia concesso, giĆ dalla scorsa settimana, gli arresti domiciliari. Stefano Di Lorenzo era stato arrestato lo scorso agosto, insieme a Nicola Spagnoletti, senza fissa dimora originario di Arezzo, perchĆ© ritenuto responsabile dellāirruzione nel centro di accoglienza di Sulmona e del ferimento di uno dei 27 migranti presenti quella sera nella struttura “Ć davvero incredibile quello che si sta verificando al mio assistitoā, interviene l’avvocato Alberto Paolini, difensore di Di Lorenzo, āche dovrĆ restare in carcere, secondo quanto mi ĆØ stato riferito dagli uomini della questura, altri 40 giorni, tempo solitamente necessario per avere un braccialetto elettronico, mentre dovrebbe giĆ essere a casa, cosƬ come deciso dal giudice. Una vera ingiustizia contro la quale ho giĆ inoltrato ricorso al tribunale del Riesameā. Nel frattempo si registrano ulteriori sviluppi nella vicenda: ieri mattina ĆØ stato conferito al medico-legale Ildo Polidoro l’incarico per lāincidente probatorio: le operazioni peritali inizieranno il prossimo 18 settembre e dureranno 60 giorni. L’esame avrĆ lo scopo di accertare la causa, la natura, i mezzi, lāentitĆ delle lesioni effettivamente patite dalla parte offesa, un giovane gabbiano ospite del Centro di accoglienza di Sulmona la sera dell’irruzione. Il perito, in particolare, dovrĆ chiarire se la ferita inferta al giovane possa aver causato pericolo di vita o lāindebolimento permanente di un organo e se sia compatibile con i coltelli sotto sequestro. E se su questi coltelli siano presenti tracce di materiale organico riconducibili alla parte offesa. A chiedere e a ottenere la cristallizzazione della prova che sarĆ poi parte integrante del fascicolo processuale, ĆØ stato il difensore di Di Lorenzo, lāavvocato Paolini, che punta a derubricare il reato contestato al suo assistito da tentato omicidio in semplici lesioni, cosƬ da alleggerirne anche la posizione.