BURRASCA IN AULA CONSILIARE, ORE DECISIVE PER LA GIUNTA CASINI (video)

Ore decisive per le sorti della giunta Casini e della sua maggioranza. In una seduta consiliare burrascosa la crisi, che sembrava chiusa con la verifica di quindici giorni fa, Ā si ĆØ riapertaĀ questa mattina nell’aula consiliare di palazzo S.Francesco. A riproporre la questione della coesione della maggioranza e dei programmi da attuare ĆØ stato Andrea Ramunno (Adesso Sulmona) appena approvato il regolamento di contabilitĆ . Ramunno ha affermato che ā€œdavanti alla situazione in atto nella maggioranza non si puĆ² far finta di nullaā€. ā€œAbbiamo chiesto due volte una verifica e questa nostra richiesta ĆØ stata disattesa ā€“ ha continuato Ramunno ā€“ prendo atto che in questo momento l’amministrazione comunale non ĆØ in grado di rispondere alle sfide che ci si propongono, il sindaco prenda atto anche lei di questa situazioneā€. Dichiarazioni che hanno gelato l’aula. Subito dopo si ĆØ passati all’approvazione della mozione sui trasporti urbani e all’approvazione, con voto unanime, dell’ordine del giorno a sostegno dell’ospedale di primo livello. Ma proprio durante questa discussione ha preso la parola il consigliere Fabio Pingue di Avanti Sulmona ribadendo in sostanza quanto sostenuto dal collega Ramunno. ā€œNon vogliamo passare per capri espiatori di questa situazione critica, non vogliamo dare adito a dubbi nĆ© ad equivoci, ĆØ il momento che ognuno si assuma le proprie responsabilitĆ ā€ ha sottolineato. In quel momento il sindaco lo ha interrotto protestando: ā€œNon stiamo nella discussione all’ordine del giornoā€ abbandonando l’aula. La minoranza ha gridato, con il consigliere Bruno Di Masci, la propria disapprovazione verso la decisione del sindaco. ā€œQuello che ĆØ accaduto ĆØ la certificazione che il progetto politico e amministrativo di questa amministrazione comunale ĆØ fallito, il sindaco ne prenda attoā€ ha dichiarato il consigliere. Facce scure tra le file della maggioranza, con Luigi Santilli, capogruppo di Sulmona al Centro, che ha borbottato sulle dichiarazioni del collega Ramunno e Roberta Salvati che invano ha chiesto che Di Masci si attenesse all’ordine del giorno della seduta. Il nervosismo ĆØ affiorato inevitabile, con un sindaco “sulla graticola”, proprio nel giorno di S.Lorenzo, alle prese con un dilemma da sciogliere: tentare ancora di andare avanti per scongiurare una crisi senza sbocchi oppure lasciare la guida della cittĆ , aprendo di nuovo le porte di palazzo S.Francesco ad un commissario.