IL MANIFESTO CON LA MARINI E LE STRUMENTALIZZAZIONI DEI PROFESSIONISTI DELLA DENIGRAZIONE

Se l’obiettivo del manifesto era quello di promuovere l’evento Giostra il presidente Maurizio Antonini è riuscito in pieno nell’intento. In questi ultimi giorni, in città e fuori, non si parla d’altro, prendendo spunto dal manifesto che ritrae la showgirl Valeria Marini, in una delle tante pose solitamente pubblicate sui rotocalchi. C’è chi grida allo scandalo sostenendo che una manifestazione di alto profilo culturale come la Giostra cavalleresca non può essere pubblicizzata in quel modo. L’accusa viene dagli stessi personaggi che fino all’altro ieri hanno denigrato in ogni modo la manifestazione, ritenendola inutile e addirittura dannosa all’immagine della città. Tra i grandi accusatori compaiono esponenti della vecchia e nuova politica, sempre in prima fila, più sui social che in città, alcuni invitando addirittura i sulmonesi a boicottare l’evento. Sono gli stessi che non hanno perso tempo a gettare fango sulla presenza di Josè Dalì, alla presentazione del Palio, che proprio in questi giorni sarà al fianco di Vittorio Sgarbi nel festival internazionale dell’Arte di Spoleto, anche in quel caso citato sul manifesto e sulle locandine dell’evento come artista e figlio di Salvador Dalì. “Non vedo nulla di scandaloso nel manifesto che vuole solo dare risalto alla presenza della Marini nell’evento Giostra – sostiene Maurizio Antonini, presidente della Giostra – mi amareggia la strumentalizzazione del fatto da parte di chi vuole solo gettare discredito sulla Giostra, calpestando il lavoro di centinaia di volontari che durante tutto l’anno, con sacrificio personale, si prodigano in mille modi per dare vita a questo grande evento, patrimonio inestimabile della città e dell’Abruzzo, che dovrebbe essere vanto e orgoglio di ogni sulmonese e non invece bersaglio di chi fa della critica e dell’ostilità preconcetta verso quanto viene realizzato a Sulmona l’unica propria ragione di vita”.