TORNA LA “PANARDA”: UNA CENA DA 24 PORTATE E UNA SERATA ALLA RISCOPERTA DELLE TRADIZIONI DEL TERRITORIO (video)

«La generosa terra fornisce ricchezze e miti alimenti e offre vivande senza stragi e senza sangue»: Ovidio raccontava anche così la sua terra, mettendone in evidenza anche la ricchezza alimentare. E proprio intorno alla ricchezza alimentare territoriale ruota la “Panarada”, l’opulenta cena, composta da 24 portate, organizzata da diciassette anni dal Sestiere di Porta Manaresca. Appuntamento sabato alle 20:30 in Largo Palizze, per un evento che, già nel nome, annuncia tutta la sua generosa consistenza. Sebbene non ne sia del tutto accertata l’etimologia, il termine “Panarda” sembra riunire infatti il greco “pan”, ‘tutto’, e l’arabo “ardo”, ‘fuoco, caldo’. Certo è che quella del Sestiere di porta Manaresca sarà una cena all’insegna della riscoperta di tanti sapori e tradizioni del territorio. Il menu, che è stato ideato e sarà preparato dallo chef Clemente Maiorano insieme alle cuoche del sestiere di Porta Manaresca, è stato rinnovato anche quest’anno, tenendo presente il filo tematico di Abruzzo Open Day 2018, “musica popolare e ciboi”, all’interno del quale la Panarda è inserita. “Due ingredienti sono stati particolarmente valorizzati nelle scelte di questo menu”, ha spiegato, per gli organizzatori, Nicola Paolilli, “l’aglio rosso con le sue zolle e il tartufo, ma un’attenta ricerca lo percorre dall’inizio alla fine. Si pensi, ad esempio, che tra i dolci sarà proposto il cecioripieno di Sulmona che, pur essendo natalizio, ci è parso opportuno far conoscere ai nostri commensali, ma si pensi anche ai formaggi della Maiella che arricchiranno il succedersi delle pietanze o alla reinterpretazione delle virtù teramane, ma anche alle pere di San Giovanni, tipico frutto delle campagne sulmonesi di questo periodo. Anche i vini saranno locali, della cantina Pietrantonj”. “La Panarda, come sempre, però”, ha aggiunto Fiorenza Quadraro, che presenterà anche questa edizione dell’evento, “non è solo cucina, è intrattenimento, è cultura, è scoperta delle nostre tradizioni”. Il banchetto sarà accompagnato dall’esibizione del gruppo “Easy chitarra” di Angelo Ottaviani, che farà riscoprire ai commensali numerose melodie della tradizione popolare, e dall’esibizione del Gruppo di artisti di strada “Santinbanchi della giostra” di San Benedetto del Tronto, che arriverà col suo seguito di acrobati, giocolieri, funanboli, giullari e trampolieri. Nel corso della serata si esibiranno anche musici e sbandieratori del Sestiere di porta Manaresca. Il costo per partecipare alla cena è di 40 euro; potranno essere ospitati al massimo cento commensali (info e prenotazioni: 3483726073; 3489236896). Prima di sedersi a tavola, commensali e non, potranno fare “quattro passi in città” con il personale dell’Ufficio turistico comunale che per sabato alle 17 ha organizzato una passeggiata alla scoperta di alcuni dei monumenti e dei palazzi storici cittadini più belli. “Si partirà dal palazzo dell’Annunziata”, ha spiegato la guida Stefania Marcone, “si proseguirà verso le dimore gentilizie, dal palazzo di Giovanni dalle Palle veneziano al palazzetto Sardi, poi sarà la volta della fontana del Vecchio e di palazzo Corvi dove si terrà un aperitivo”. Per partecipare alla passeggiata è necessaria la prenotazione (Ufficio turistico comunale: 0864/210216; servizituristicisul@gmail.com). Il costo è di 15 euro per chi non partecipa alla Panarda e di 7 euro per i commensali; biglietto ridotto anche per bambini dai 7 agli 11 anni, gratuito per i più piccoli. “Altra novità di quest’anno”, ha sottolineato Paolilli, “è l’istituzione del Registro della Panarda, che sarà compilato da tutti i commensali con il loro nome, cognome e la città di provenienza, insieme ad un giudizio sull’evento, per tenerne così una sorta di memoria storica”. “La forza di questo evento”, ha concluso Fiorenza Quadraro, “è la sinergia e l’unione di forze che la rendono possibile e ne fanno prezioso strumento di conoscenza del territorio anche per gli stessi sulmonesi”.

Annalisa Civitareale