CENTRO PSICHIATRICO, SINDACO DI NINO AL PD: NON HO AVUTO TRACCIA DELL’ASSESSORE PAOLUCCI

“Vorrei ricordare a questi signori che oggi plaudono al loro assessore regionale, Silvio Paolucci, che in questi sei mesi non ho avuto traccia dello stesso e che se non fosse stato per la struttura con cui mi sono interfacciata quasi quotidianamente, oggi non avrei ottenuto assolutamente nulla per i ragazzi dei due Centri”. E’ pronta e dura la replica del sindaco di Pratola Peligna, Antonella Di Nino, al circolo dem pratolano che questa mattina aveva annunciato l’imminente riapertura del centro psichiatrico, esprimendo gratitudine all’assessore regionale alla SanitĆ . “Il Pd di Pratola Peligna spende un comunicato stampa sulla sopraggiunta firma del parere di compatibilitĆ  necessario alla riapertura del Centro Psichiatrico ma non si accerta se lo stesso sia arrivato agli uffici del Comune di Pratola da parte della Regione Abruzzo. Non solo, non si accerta neanche della mancanza di tutta la parte documentale di competenza della Asl relativa all’agibilitĆ  totale dell’immobile. Ā In sostanza un proclama inutile.Ā Del resto, nella vicenda del Centro per l’Autismo e del Centro Psichiatrico c’ĆØ un solo responsabile: il Partito Democratico” sottolinea il sindaco. “In questa battaglia, portata avanti in sinergia con il Direttore Generale della ASL Rinaldo Tordera, per il sacrosanto diritto dei ragazzi e di chi lavora nel Centro di tornare nella struttura di Pratola Peligna, siamo stati affiancati e sostenuti materialmente solo dal Tribunale dei Diritti del Malato, mentre oggi c’ĆØ chi si limita soltanto a fare da portavoce e ringraziare l’assessore – continua Di Nino – Ā Risibile ed oltremodo offensivo nei confronti di chi sta aspettando da mesi. Sono stata sempre abituata ad amministrare con la ragione e a non creare illusioni. Pertanto, la comunicazione ufficiale la darĆ² come sindaco della mia comunitĆ  quando l’iter amministrativo sarĆ  completo. E per questa completezza continuerĆ² a lavorare tutti i giorni perchĆ© con la salute dei nostri ragazzi non si fa politica”.