ALIMENTI NELLE SCUOLE, INDAGINI DEI CARABINIERI FORESTALI DI CASTEL DI SANGRO

Presunte irregolarità sarebbero state riscontrate sulle norme igieniche previste in materia di stoccaggio e distribuzione degli alimenti alle scuole. I carabinieri forestali di Castel di Sangro per questo hanno sanzionato le società vincitrici del bando di gara “Frutta e verdura nelle scuola” nel corso di alcuni controlli compiuti sui prodotti ortofrutticoli del progetto Frutta e verdura utilizzati come merenda nella Scuola Primaria di Castel di Sangro, nell’ambito del programma promosso dall’Unione Europea, coordinato dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali e svolto in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e il Ministero della Salute. Le società sono state sanzionate con tre verbali amministrativi, per 4.500 euro, mentre, ulteriori indagini sono in corso per accertare eventuali responsabilità civili e penali, circa lo stoccaggio temporaneo in locali non idonei dei prodotti ortofrutticoli forniti poiché privi di tutti i requisiti generali in materia di igiene, previsti dalla normativa di riferimento e dalle disposizioni impartite dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali nelle linea giuda del programma.I Carabinieri Forestali di Castel di Sangro hanno riscontrato che i prodotti erano confezionati in sacchetti di plastica per alimenti termosigillati ma avevano le etichette carenti delle necessarie informazioni che avrebbero dovuto essere visibili e chiaramente leggibili, come previsto dalla legge, a tutela del consumatore. Inoltre, i Carabinieri Forestali hanno constatato che, oltre alla mancanza di dati fondamentali sulle etichette, i “Pomodori di IV gamma Bio” erano trasportati a temperature non consentite: al momento del controllo dei prodotti, prima dell’apertura del vano frigo, i militari hanno accertato che l’apparato di misurazione, posto all’interno dell’abitacolo del veicolo, registrava la temperatura di 17° C anziché degli 8° C massimi consentiti. Sulle etichette, i consumatori avrebbero dovuto leggere le informazioni previste dall’art. 18 del Reg. CE 17//2002 come: il termine minimo di conservazione, se il prodotto era stato lavato e pronto per il consumo, le modalità di conservazione, e la data di scadenza entro la quale il prodotto alimentare conserva le sue proprietà specifiche. Inoltre è stato accertato che tutta la merce riportava una data di confezionamento del 02 maggio 2015.