“CONTO INATTENDIBILE”, SU CONSUNTIVO DI MASCI AFFILA LE ARMI

“Il conto consuntivo non è completo né attendibile, lo dice la relazione dei revisori dei conti e per questo al momento del voto abbandonerò l’aula consiliare”. Il consigliere comunale Bruno Di Masci affila le armi, sottolineando i termini usati dai revisori dei conti, in vista della seduta del Consiglio comunale, convocata per giovedì prossimo, 31 maggio, per l’esame e l’approvazione del conto consuntivo. Il consuntivo si divide in tre parti: conto di bilancio, conto economico e conto patrimoniale. “Nella loro relazione i revisori dei conti esprimono un parere favorevole all’approvazione consiliare del consuntivo 2017 ma solo limitatamente ai risultati della gestione finanziaria – spiega Di Masci – mentre tenendo in considerazione rilievi mossi sul conto economico e sullo stato patrimoniale i revisori dei conti scrivono testualmente che non sono in grado di attestare completezza e attendibilità”. La relazione, secondo Di Masci, è di una chiarezza incontestabile che dovrebbe imporre una riflessione all’amministrazione comunale e a tutti i consiglieri. “Il consuntivo è atto unico, corpo unico fatto di tre parti, il voto quindi si esprime sull’atto nella sua interezza – insiste l’esponente Pd – pertanto la situazione è più grave dopo aver letto la relazione dei revisori”. Il 21 maggio scorso Di Masci era già intervenuto sul consuntivo rivolgendosi al Prefetto e al Difensore civico regionale, per denunciare il ritardo dell’amministrazione comunale nell’iter di approvazione dello strumento contabile e lanciando l’allarme sulle conseguenze di un possibile scioglimento del Consiglio comunale. Adesso lo stesso consigliere comunale denuncia la gravità di quanto scritto dai revisori. “Al ritardo si aggiunge il fatto ancor più preoccupante che le carte non stanno a posto, come attestano i revisori” conclude Di Masci, annunciando che in aula al momento del voto abbandonerà l’aula. Mentre il consuntivo sarà inviato alla Corte dei Conti, al Prefetto, al Difensore civico regionale e al Ministero degli Interni.